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E ora Tabacci blocca anche la linea 4 della metro

Articolo del: 30/07/2011
Autore: Giannino della Frattina

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L’assessore al Bilancio Bruno Tabacci ha comunicato ieri alla giunta il blocco dei cantieri per la seconda tratta da Sforza-Policlinico a Linate. La decisione dopo una nota del ministero alle Infrastrutture del 14 luglio, in cui si comunica che l’erogazione dei finanziamenti statali pluriennali avverrà «sulla base delle effettive disponibilità»

Linea 4 della metropolitana a rischio. L’assessore al Bilancio Bruno Tabacci ha comunicato ieri alla giunta il blocco dei cantieri per la seconda tratta da Sforza-Policlinico a Linate. La decisione dopo una nota del ministero alle Infrastrutture del 14 luglio, in cui si comunica che l’erogazione dei finanziamenti statali pluriennali avverrà «sulla base delle effettive disponibilità». Una scelta che, per Tabacci, creerebbe «tensioni sul Patto di stabilità, utilizzo delle proprie disponibilità di cassa per sopperire al ritardo dei trasferimenti e revisione delle condizioni del Piano economico finanziario di aggiudicazione».
Niente da fare anche per l’ingresso in Arexpo, la società creata per acquistare i terreni di Rho-Pero dove sorgerà l’Expo, perché Palazzo Marino non ha i fondi necessari. E la Regione deve correre in aiuto. «Il Comune - ha spiegato il governatore Roberto Formigoni ieri al Tavolo Expo - mi ha comunicato di non essere in grado di ottemperare agli impegni entro il 5 agosto come stabilito. E dunque ho chiesto alla mia giunta di sborsare oltre ai 50 milioni già previsti altri 30. Ho ritenuto necessario e doveroso questo atto per poter comunque rispettare gli impegni assunti col Bie». Col Comune che ha garantito che «nei prossimi mesi sarà in grado di entrare nella società e di pagare la propria quota» per partecipare alla Newco che, spiega la Regione, «avrà il compito di curare, insieme alla società Expo 2015, il processo di infrastrutturazione e di trasformazione dell’area per assicurarne la valorizzazione anche dopo l’esposizione». Mentre l’ad di Expo Giuseppe Sala annuncia che «oltre alle aree dell’Expo, stiamo predisponendo un’alternativa in centro città, non possiamo infatti garantire che le nostre aree siano disponibili per quando il Santo padre verrà in visita a Milano».

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