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Quarto Oggiaro, 800 in trappola
"La nuova strada spezza il quartiere"
Il cantiere crea moltissimi disagi ai residenti, ha aumentato il numero di incidenti d'auto
e ristretto drasticamente i marciapiede e ha fatto scattare la protesta delle famiglie

Articolo del: 29/04/2011
Autore: FRANCO VANNI

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Da quando il Comune ha trasformato e ampliato la strada, 840 famiglie di Quarto Oggiaro sono di fatto prigioniere in casa propria. Gli incidenti d’auto sono aumentati e sono scomparsi centinaia di posti auto. Via De Pisis, un tempo vicolo cieco di poco transito, oggi è un’arteria di traffico importante che collega via Eritrea alla Bovisa. La trasformazione della strada, considerata strategica da Palazzo Marino già negli anni Ottanta, scontenta i residenti che hanno scritto decine lettere di lamentela. Della "grande e strategica opera viabilistica" (sindaco Marco Formentini, settembre 1994) i residenti vivono solo i pesantissimi effetti collaterali. Per protesta, oggi, dalle 10.30 bloccheranno per un’ora il traffico sulla via, camminando a passo di lumaca sulle strisce pedonali.

Lo spartitraffico che separa le due carreggiate costringe i residenti delle vie De Pisis e Graf a percorrere un chilometro e mezzo di strada in auto per passare dall’altra parte, vista l’impossibilità di fare inversione. La nuova conformazione della strada, con marciapiedi ridotti e nessuna visibilità verso i veicoli in transito per chi esce dai posteggi, ha causato 14 incidenti negli ultimi due mesi e mezzo, di cui due hanno coinvolto ambulanze. Con i lavori, cominciati sette mesi fa, se ne sono andati anche 350 posti auto in strada.

E il cantiere, ancora aperto, contribuisce a creare caos nella circolazione. "L’amministrazione ha sempre dimostrato menefreghismo verso le nostre richieste - dice Isabella Morosini, portavoce del comitato di zona - per questo abbiamo deciso di bloccare la strada". Luca Ruffino, anche lui attivo nell’assemblea dei cittadini del quartiere, attacca: "La speranza è che qualcuno ci ascolti. Vogliamo punti di svolta, posteggi e sicurezza. Abbiamo raccolto 500 firme e le avremmo volute consegnare alla Moratti". E infatti il sindaco, temendo contestazioni, ha rinunciato all’annunciata visita a Quarto Oggiaro.

La storia delle strade a scorrimento veloce nella zona Nord della città, un tempo riunite nel “Progetto Gronda Nord”, è lunga è travagliata. La costruzione della “superstrada urbana continua”, che nei sogni delle giunte socialiste avrebbe dovuto decongestionare il traffico, si è scontrata con una valanga di ricorsi, bocciature del Tar e pronunciamenti sfavorevoli da parte della corte dei Conti. La “grande opera” è stata allora fatta a pezzi, con i singoli spezzoni approvati e finanziati in maniera autonoma. Uno è quello di via De Pisis.

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