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Trasporti - Riorganizzati i mezzi di superficie
«Apre il metrò fino a Comasina,
tagli ai bus»: protesta dei pendolari
Dal 26 marzo quattro nuove fermate della linea 3 oltre Maciachini. Atm: «Servizio serale più efficiente»

Articolo del: 20/03/2011
Autore: Armando Stella

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MILANO - I mezzi delle linee 41, 52 e 83 rientrano in deposito alle dieci di sera, «fuori servizio», si congedano e lasciano la strada ai Radiobus di quartiere. Altre 7 linee vengono ridisegnate, limate, oppure sono «riclassificate», sostituiscono la tabella sul muso del pullman. La ristrutturazione della rete di superficie Atm scatta il 26 marzo, con l'inaugurazione del metrò 3 da Maciachini alla Comasina con le fermate intermedie Dergano, Affori Centro, Affori Ferrovie Nord. È una riorganizzazione profonda, che interessa oltre 170 mila utenti dalla Bovisasca a Bruzzano, a Niguarda. Il progetto è stato discusso in Consiglio di Zona 9 e «condiviso» da comitati e associazioni: «Il servizio sarà potenziato». Ma la rassicurazione non cancella i timori dei cittadini e non zittisce le proteste al call center e agli Atm point: «Poca informazione, troppe corse tagliate».

Il piano rivoluziona 9 linee di bus e la tranvia 179 da Limbiate: la 40 si ferma a Bruzzano; la 41 e la 52 vengono sostituite dai Radiobus, dopo le 22, nei settori Comasina-Bovisasca e Bruzzano-Niguarda; il capolinea della 179 trasloca da via Vincenzo da Seregno alla stazione Comasina M3. L'autobus 83 limita il servizio al Parco Nord e lì viene integrato dai tram 4 e 5 e dal Radiobus Q52 (tra Niguarda e via Don Minzoni l'83 diventa «barrata» e mantiene «solo alcune corse nelle fasce di punta del mattino e della sera»). È un gioco a incastro, bisognerà farci l'abitudine: «Ma le modifiche sono state approvate in fretta e furia - protesta Beatrice Uguccioni, presidente pd della Zona 9 -. Verificheremo l'impatto sul campo».

L'appuntamento è per sabato prossimo. Il domino Atm parte dal metrò, la nuova «linea forte» che ricuce la periferia al centro: i treni, sul prolungamento M3, potranno trasportare 15 mila passeggeri l'ora e il polo d'interscambio sarà rafforzato dalla stazione delle Nord. Obiettivo: «Intercettare il traffico da Cormano, Cusano e Bresso, offrire ai pendolari l'alternativa del trasporto pubblico, tagliare gl'ingressi in auto». È il trasferimento di migliaia di passeggeri sull'asse ferroviario a motivare la «razionalizzazione» della mappa di superficie: «Il progetto sta in piedi - commenta Andrea Bina, vicepresidente della commissione Traffico della Zona 9 -. Ma l'azienda non ci ha comunicato le frequenze dei mezzi. Se il servizio non risponderà alle esigenze dei pendolari, chiederemo ritocchi importanti».

Luca Lepore, il presidente del Consiglio di Zona 2, è preoccupato: «Restano criticità irrisolte sul nodo Cascina Gobba-via Adriano, il progetto della metrotranvia 7 è ancora fermo a via Anassagora. Gli utenti sono disorientati: serve un ripensamento dell'offerta». Le frequenze, assicura Atm, «non saranno ridotte ma incrementate». Il Radiobus, dalle ore 22, si muoverà sugli stessi itinerari dei pullman tradizionali: «Le fermate saranno raddoppiate e gli autisti potranno accompagnare i passeggeri fino a casa - dicono da Foro Bonaparte -. Il servizio è molto apprezzato dove è stato sperimentato: può essere prenotato, è più capillare e funziona fino alle 2 di notte».

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