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Smog, dodicesimo giorno di sforamento
scatta il blocco per i veicoli più inquinanti

Articolo del: 25/01/2011


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Il piano per l'emergenza smog di Milano è entrato a regime e già da martedì i veicoli più inquinanti non potranno più circolare. Prima di bloccare tutte le auto domenica prossima, però, il Comune dovrà verificare che fino a venerdì le polveri sottili non siano tornate a livelli accettabili. L'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) ha certificato il dodicesimo giorno consecutivo di superamento della soglia consentita dall'Unione europea per le concentrazioni di Pm10. E automatica è scattata la prima fase dell'ordinanza per l'emergenza smog firmata dal sindaco Letizia Moratti, che sarà ulteriormente inasprita se la serie di giorni fuori legge salirà a quota 18.

"Il blocco domenicale del traffico verrà deciso sabato, quando sapremo se nei tre giorni consecutivi di applicazione delle misure antismog l'inquinamento sarà rientrato nei limiti", fa sapere il vicesindaco Riccardo De Corato. "La fascia oraria dell'eventuale blocco verrà definita in base ai risultati del monitoraggio sull'inquinamento nei prossimi giorni". Il piano prevede il divieto di circolazione da martedì a domenica su tutto il territorio comunale per gli autoveicoli benzina Euro 0 e i diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 non dotati di filtro antiparticolato in grado di garantire un valore di emissione pari almeno al limite standard Euro 3. Inoltre non potranno circolare i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli a due tempi Euro 1 e Euro 0 e Euro 1 alimentati a gasolio. L'inosservanza di queste misure sarà punita con una sanzione di 155 euro.

Le deroghe al divieto sono le stesse previste annualmente dal fermo regionale per il periodo che va dal 15 ottobre al 15 aprile e riguardano: le forze di polizia, i veicoli a servizio dei disabili dei malati gravi sottoposti a terapia, i servizi di pubblica utilità, i veicoli con almeno tre persone a bordo, il trasporto valori, i lavoratori turnisti impossibilitati a usufruire del trasporto pubblico locale e i medici in visita urgente.

Inoltre è previsto il divieto di uso e di accensione dei fuochi d'artificio, dei giochi pirici e pirotecnici, dei fumogeni e dei petardi e ogni altro strumento che emetta fumo o gas visibile. L'inosservanza di questo punto sarà punito con una sanzione che potrà arrivare fino a 500 euro. Saranno inoltre intensificati i controlli per il divieto di combustione di rifiuti all'aperto, per lo spargimento di liquami, per l'accensione dei motori in fase di sosta per il tempo strettamente necessario (e comunque non superiore ai tre minuti) e per lo spegnimento dei motori dei bus al capolinea e dei mezzi per il carico/scarico merci in fase di sosta.

Contro la giornata ecologica di Milano sono già insorti molti sindaci dell'hinterland. Giorgio Oldrini (Pd), primo cittadino di Sesto San Giovanni, ha accusato Moratti di tenere "un atteggiamento arrogante e per di più autolesionistico". "O tutti prendiamo gli stessi provvedimenti - ha osservato Oldrini - o si provocano disagi ai cittadini senza risolvere il problema". E il Codacos ha minacciato il Comune di ricorrere al Tar contro il piano antismog, suggerendo le targhe alterne per tutto il mese di febbraio. Anche da Legambiente e dal candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia sono arrivate stroncanti. Ma proprio sul fronte della lotta all'inquinamento, con la nomina del collegio dei garanti il consiglio comunale di Milano ha sbloccato l'iter per la convocazione in primavera di cinque referendum per il rafforzamento delle politiche ambientali.

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