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Oggi può già scattare la prima fase

Articolo del: 23/01/2011
Autore: Chiara Campo

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La battaglia era iniziata per i commercianti e i professionisti. Il capogruppo della Lega Matteo Salvini aveva scritto al sindaco a inizio gennaio per salvare dalla stangata chi ha un’attività nei quartieri dove entro fine gennaio verrà esteso il regime del gratta e sosta. A Molino Dorino, nel tratto finale di viale Monza, nel sottoambito 15 (il quadrilatero compreso tra la via Cena a nord e via Pascoli a sud e le due cerchie filoviarie) e nel sottoambito 17 (tra gli scali di Porta Romana e Porta Vittoria). La replica era arrivata a stretto giro di posta dal vicesindaco Riccardo De Corato, che su richiesta anche di consiglieri del Pdl aveva anticipato che dopo il voto al Bilancio 2011 la giunta voterà una delibera per offrire tariffe scontate in tutte le zone dove sono in vigore le strisce gialle e blu ai titolari di attività, da negozi a studi legali e commercialisti. Ma Salvini ora fa un passo avanti. Lo riassume nella mozione urgente che domani chiederà a tutti i capigruppo in consiglio comunale di firmare perché venga data subito per discussa. In sintesi: «Offriamo un abbonamento mensile scontato a tutti i lavoratori nei quartieri semi-periferici dove sta per arrivare la sosta regolamentata». E dato che in mattinata è fissato anche un vertice di maggioranza con Letizia Moratti e i capigruppo di Pdl, Lega, Udc, gruppo misto ed esteso ai rappresentanti d Fli «sarà l’occasione per discuterne subito».
Salvini riferisce che nelle ultime settimane gli hanno scritto lettere e mail «tante impiegate, segretarie, soprattutto donne che spiegano di non poter fare a meno dell’auto perché arrivano da Cinisello, Pavia, Cologno Monzese, e prima del lavoro o in pausa pranzo devono portare i bimbi all’asilo, dai nonni. Non possono usare i mezzi pubblici. Ma alla fine del mese spenderebbero per il parcheggio circa trecento euro e su stipendi di mille-milleduecento euro è un costo troppo pesante. Propongo di dimezzarlo». Un’azienda internazionale di ingegneria che ha il quartier generale in via Algardi, zona Lotto, ha proposto al lumbard una raccolta firme tra i duecento dipendenti per rendere più «pesante» la richiesta al sindaco. E «non ho dubbi che tante altre aziende sarebbero pronte ad appoggiare la mozione perché arrivano Sos da viale Molise al Gallaratese, dalla zona di viale Romagna e viale Monza». Ovviamente «l’abbonamento mensile scontato non dovrebbe valere in tutta la città, ma limitato a un unico ambito, quello dove ha sede l’azienda o l’ufficio che non ha un parcheggio privato per i dipendenti». Se ne discuterà domani. Sull’ordinanza anti-smog che sempre domani verrà firmata dal sindaco invece il leghista ha già espresso forti perplessità: «Troppo complicata, meglio un febbraio a targhe alterne». Ma ribatte De Corato: «I saggi della Commissione Ecopass, di cui fa parte anche il Carroccio, hanno chiarito definitivamente che sono inutili. L’effetto è solo momentaneo e sparisce dopo pochi giorni, senza contare che il blocco può essere facilmente aggirato visto che la maggior parte delle famiglie ha più di un’auto».

Commento: Riassumendo, la proposta è mezzo furto, invece di un furto intero.

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