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"L’aria è più pulita"
calo record di smog
ma resta l'allarme

Articolo del: 03/04/2008
Autore: Maria Sorbi

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Abbattere le emissioni di anidride carbonica del 20 per cento entro il 2020. Un obbiettivo ambizioso ma «assolutamente necessario». Parola dell’assessore milanese all’Ambiente Edoardo Croci, che punta a raddoppiare i mezzi pubblici e dimezzare la circolazione delle auto private.

«La vittoria di Expo - spiega - è per noi una grande occasione per mettere in campo interventi strutturali contro l’inquinamento. L’amministrazione si impegnerà da subito nella riduzione dell’uso del gasolio per il riscaldamento, che oggi si attesta o oltre il 17 per cento del totale. Inoltre diffonderemo il teleriscaldamento e promuoveremo l’efficienza energetica nell’edilizia».

Ogni anno Milano immette nell’aria 5,7 megatonnellate di anidride, contro le 93 tonnellate di tutta la regione. E proprio la quantità di inquinamento prodotta dalla Lombardia corrisponde allo sforamento dell’Italia dei limiti imposti dal protocollo di Kyoto. Uno sforamento pesante, che ci costa qualcosa come 5 milioni di euro al giorno di multa. Milano farà la sua parte per contribuire a ridurre lo smog. Innanzitutto con l’Ecopass. I dati sull’inquinamento comunque non sono da mani nei capelli. Negli ultimi dieci anni la situazione è migliorata. A confermarlo è il rapporto del 2007 sulla qualità dell’aria presentato da Ama, l’agenzia milanese della mobilità ambientale. Nel 2007 Milano ha raggiunto un livello medio annuo di 51 microgrammi ogni metro cubo di aria e 132 giorni di superamento dei limiti di smog tollerabile: il risultato migliore degli ultimi dieci anni, benché ancora al di sopra del tetto di protezione per la salute umana fissato a 40.
«A Milano - spiega Roberto Zoboli, docente di Politiche economiche per l’ambiente all’università Cattolica e membro del Cnr - la situazione sta migliorando anche grazie all’Ecopass, che sembra avere una maggior efficacia rispetto ad altri provvedimenti sul traffico. La vittoria dell’Expo rappresenta una grande promessa per l’ambiente».

A credere nel metodo Ecopass è anche Bruno Villavecchia, direttore Ambiente ed energia dell’Ama: «La relazione di quest’anno dimostra che gli interventi spot, come i blocchi del traffico, non servono. L’Ecopass invece ha già dato i suoi effetti ed è un intervento migliore rispetto ai provvedimenti precedenti». Il traffico a Milano pesa per il 70 per cento sul totale delle emissioni di polveri sottili.

Croci conferma la proroga fino alla fine di giugno. Dopo quella data, anche i veicoli euro 4 diesel senza filtro antiparticolato saranno pagheranno per accedere al centro di Milano.



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