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Errori sui permessi, vincoli ambientali e problemi di falda Parcheggi, nuovi stop. Comune: si va avanti Bloccato il cantiere di Rio de Janeiro. Piazzale Lavater, c'è il via libera; arrestato un dirigente dell'impresa costruttrice

Articolo del: 20/10/2008
Autore: Gianni Santucci

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MILANO - Il parcheggio sotterraneo di largo Rio de Janeiro è stato «congelato». Dopo i ricorsi dei cittadini in Tribunale e la scoperta che la cooperativa (Città studi nuova) aveva «mescolato » le carte per ottenere il lavoro, oggi interviene la Soprintendenza ai Beni architettonici: «Stiamo valutando — spiega Alberto Artioli, soprintendente di Milano — sia le possibili interferenze della falda con i box, sia la correttezza delle autorizzazioni. La nostra responsabilità riguarda la tutela complessiva della piazza». Per Rio de Janeiro «ripartiamo dalla coerenza e trasparenza assoluta dei documenti — avverte anche l'assessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini —: ogni modifica dovrà essere condivisa».

Sbloccato invece il percorso per la costruzione del maxiparcheggio in piazzale Lavater. Via libera che arriva al termine di un iter assai travagliato. Il valore dell'opera supera i 13 milioni di euro. E sul cantiere non dovrebbe influire l'arresto, lo scorso 10 ottobre, di Luigi Rebai (della Comer, l'azienda di Sondrio che costruirà in piazzale Lavater) per un presunto giro di appalti truccati in Valtellina. La vicenda di piazzale Lavater è utile per leggere l'intera storia del business dei box interrati di Milano (oltre un miliardo e mezzo di euro per più di 200 cantieri). Alla fine del mandato Albertini, la Moratti aveva lanciato un segnale di discontinuità, annunciando un riesame dei progetti più contestati dai cittadini. Per alcuni mesi dopo l'elezione del nuovo sindaco, si bloccano le pratiche.

A Palazzo Marino però un dirigente (poi spostato) compie un solo atto, che rimarrà l'unico nei mesi di stop delle procedure: approva la gara per piazzale Lavater, che finisce alla Comer. Poi, a marzo 2007, la commissione del riesame voluta dalla Moratti «suggerisce di non realizzare il parcheggio». Quattro mesi dopo si avvia la procedura di revoca: «Troppe criticità ». Un anno dopo, non è più così. Le «criticità» non sono più tali, forse anche perché la Comer nel frattempo ha presentato due ricorsi al Tar.

Nel balletto di documenti, il 2 settembre scorso arriva dalla direzione regionale della Soprintendenza un «contrario avviso» al parcheggio, «tenuto conto dei valori architettonici e paesaggistici dei luoghi» (a firma del direttore regionale Gino Famiglietti). Il parere sarà però corretto nel giro di un paio di mesi. «È un documento inequivocabile — attacca il Verde, Enrico Fedrighini — non considerarlo è un precedente grave. L'operazione trasparenza sui parcheggi è solo all'inizio, credo che serva più decisione nel tagliare i legami con la vecchia gestione». Si attiene invece ai dati l'assessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini: «Gli approfondimenti hanno dimostrato che le ragioni per realizzare il parcheggio sono più forti rispetto a quelle di un ripensamento. Valutiamo nel merito, considerando ciò che è più utile alla città».


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