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Un guasto tecnico ha paralizzato i treni dalle 6 alle 20.
La linea Verde va in tilt per 14 ore, 75mila passeggeri si attaccano al tram

Articolo del: 07/10/2008
Autore: Sandra De Marco

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MILANO 07/10/2008 - Proprio ieri, ironia della sorte, l’Atm lanciava in pompa magna la nuova iniziativa con la quale si annunciano ritardi e disservizi via sms ai passeggeri della Linea Rossa. Peccato, però, che sempre ieri, sia andata in tilt la Linea Verde. Così, nessun viaggiatore, è stato avvisato. Un guasto tecnico ha paralizzato la Linea Due per quasi 14 ore. Dalle 6 alle 19.50. Un ritardo record.


LA PROTESTA

Appuntamenti saltati, visite mediche rimandate e ore di lavoro perse. Un lunedì nero quello di ieri per migliaia di passeggeri e pendolari che, a causa di un guasto al sistema di alimentazione, tra le fermate di Caiazzo e Cascina Gobba, hanno dovuto trascorrere l’intera giornata accalcati lunghe le strade in attesa dell’arrivo delle navette sostitutive messe a disposizione dell’Atm per sopperire al blocco dei treni del metrò.


IL CALVARIO

Il calvario di passeggeri e pendolari (ogni giorno circa 150mila persone viaggiano sulla Linea verde e circa 75mila sono stati coinvolti), provenienti da Lambrate, è cominciato presto, intorno alle 6.15 di mattina. I convogli diretti nelle direzioni di Cascina Gobba e Caiazzo non sono partiti affatto. Il guasto, riscontrato all’altezza della fermata di Udine, ha di fatto reso impossibile il transito dei treni in entrambe le direzioni. Un disagio che ha imbrigliato nel traffico la giornata di migliaia di persone. Non sono bastate, infatti, le 63 navette sostitutive messe a disposizione, perché la folla oceanica di gente defluisse velocemente e senza problemi.


PIAZZA CAIAZZO

Ieri pomeriggio, in piazza Caiazzo, ancora lontano dall’orario di punta, erano circa un centinaio le persone che tentavano di farsi spazio tra la folla per cercare di strappare un posto sulle navette già strapiene di gente. Tra gomitate e spintoni i più fortunati sono riusciti ad intrufolarsi e proseguire il viaggio stipati come sardine. «Io non salgo di certo - sbotta Mario Galli - sembra un autobus diretto ad Auschwitz, aspetterò il prossimo autobus, tanto il mio appuntamento di lavoro è andato ormai a farsi benedire». Facce tirate e nervi a fior di pelle. Non solo per i passeggeri dell’Atm, perché gli autobus sostitutivi hanno mandato letteralmente in tilt il traffico. Colonne interminabili di auto ferme anche davanti al semaforo verde. Senza contare i viaggiatori sugli altri mezzi pubblici: «Io sto aspettando da venti minuti la 91 e ancora non arriva, dovevo andare dal medico e adesso cosa faccio? L’Atm mi rimborsa la visita?», sbotta Natala Bonsignore.


La proposta del rimborso non è poi così lontana dalla realtà. Il Codacons, infatti, ha in vitato tutti i cittadini rimasti coinvolti nel disservizio a rivolgersi ad un giudice di pace per richiedere il risarcimento. «Non si tratta di un incidente fortuito ma dell’ordinaria inefficienza del sistema del trasporti lombardi - denuncia il presidente dell’associazione consumatori, Marco Maria Donzelli - Chi fa la manutenzione dei mezzi? con che periodicità si controllano i treni? Per fortuna il Comune aveva promesso di investire i soldi dell’Ecopass per potenziare il trasporto pubblico altrimenti chissà che cosa sarebbe successo... ». Alle accuse di Donizelli si associa anche il consigliere regionale e presidente cittadino dei Verdi, Carlo Monguzzi: «Il guasto e le lunghe operazione per il ripristino della linea dimostrano come sia necessario da parte di Atm una maggiore attenzione alla manutenzione».


Monguzzi punta l’indice sul management dell’Atm e sul suo presidente Elio Catania: «Dovrebbero dare maggiore attenzione e fondi alla manutenzione - attacca il consigliere - per assicurare un servizio ineccepibile ai milanesi e favorire così l’uso dei mezzi pubblici». La replica non si fa attendere. «Il guasto di oggi (ieri, ndr) è il prezzo che la città e l’azienda pagano per dieci anni di mancati investimenti nell’ammodernamento della struttura - sottolinea Catania - . Ma ciascun dipendente Atm deve chiedere scusa per i disservizi ai clienti».


Dal canto suo, l’assessore comunale ai Trasporti, Edoardo Croci, tuona: «Questi disservizi non sono ammissibili e non devono ripetersi. L’Atm dovrà fare chiarezza sull’episodio. Il Comune ha stanziato 32 milioni di euro per la metropolitana».


I PRECEDENTI

Dall’inizio dell’anno sono stati tre i guasti che hanno interessato le linee della metropolitana. Il più recente risale al 5 settembre scorso. Per un guasto ben 8 fermate della linea Rossa, da Rovereto a Sesto, sono rimaste bloccate per quasi 4 ore. Sempre sulla linea Rossa, a febbraio, un corto circuito ha tenuto i treni del metrò bloccati per 5 ore nelle stazioni di Palestro, Gambara e Lotto. Ieri, invece, il black-out totale. Come non se ne erano mai visti.

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