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Basta con le strade in pavè:
intesa bipartisan in Comune
Approvata la proposta del consigliere pdl De Pasquale per eliminare le pavimentazioni in pietra naturale, dove non tutelate, anche perché insidiose per le biciclette. Il provvedimento esclude le vie del centro storico

Articolo del: 27/03/2013
Autore: ILARIA CARRA

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Un’istanza antipavé e pro biciclette. Per eliminare le pavimentazioni in pietra naturale, dove possibile, dalle zone per lo più fuori dal centro, molto insidiose per i ciclisti e costose come manutenzione ordinaria e in termini di cause di risarcimento danni. È la proposta bipartisan approvata dal consiglio comunale di Milano e che piace anche alla giunta. L’iniziativa è stata del consigliere pdl Fabrizio De Pasquale, che ha presentato un ordine del giorno approvato dalla maggioranza dei consiglieri. Rimarcando «il crescente numero di milanesi che utilizza le due ruote, moto e bici, per muoversi in città», Di Pasquale ha proposto di «dare attuazione al Piano della pietra per sostituire la pavimentazione in pietra naturale da strade di grande percorrenza e con rotaie». Pavé e porfido da sostituire solo «dove consentito dalle norme a tutela dei beni storici e paesaggistici». Meno in centro e più fuori, si deduce.

Il Piano della pietra è un documento che risale al 2006, redatto dall’ex vicesindaco Riccardo De Corato quando aveva la delega all’Arredo urbano. Era stata effettuata una mappatura di tutte le tipologie di strade interessate, dagli oltre 500mila metri quadrati di masselli in granito ai cubetti in porfido, alle zone ricoperte con ciottoli di fiume, sparsi per la città. Allora, la manutenzione di queste strade costava cinque milioni di euro. Alla cifra vanno aggiunti i costi delle migliaia di cause per «pretesa di insidia stradale»
determinata da masselli fuori posto, per non contare i problemi per tram e tranvieri. Il piano conteneva linee guida per la «razionalizzazione del patrimonio lapideo» ma rimase nel cassetto per anni, anche per lo scetticismo della soprintendenza.

Oggi si decide di riprovarci. Nelle prossime settimane si inizierà a discuterne in una commissione consiliare ad hoc e si valuteranno le eventuali strade coinvolte. Pavè che poi, nei desiderata dei consiglieri, non dovrebbe essere sprecato o buttato: l’impegno richiesto all’amministrazione è di «provvedere al riutilizzo dei preziosi masselli in zone che devono essere riqualificate in zone pedonali o a traffico limitato». Lo stesso ordine del giorno votato propone di realizzare più parcheggi per le moto in centro mutuandoli anche da alcune strisce blu meno utilizzate. Intanto, dopo tre sedute, è atteso per oggi il via libera dell’aula al Piano generale del traffico urbano, che contiene anche la normativa su Area C. Probabilmente in giunta comunale il ticket, la cui sperimentazione scadrebbe a fine mese, verrà prorogato fino a luglio. Nel frattempo si valuteranno eventuali modifiche.

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