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L'odissea di un pendolare: un altro biglietto per colpa del ritardo

Articolo del: 13/11/2012
Autore: Giovanni Speranza

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Dopo aver pubblicato l'odissea da pendolare di una nostra lettrice, riceviamo e pubblichiamo la lettera di un altro lettore

Salve Giornale

sono un pendolare che ogni mattina parte da Rho e arriva a Milano Greco Pirelli; solitamente prendo il treno che parte alle 8.22 da Rho e arrivo a Milano Greco Pirelli alle 8.55, facendo un cambio a Pta Garibaldi.

Inutile dire che spesso il treno che arriva da Novara è in ritardo e puntualmente perdo la coincidenza, ma grazie al fatto che ogni 15 minuti parte un nuovo treno da Pta Garibaldi questo non è un gran problema (a parte il fatto che non che, prendendo il treno dopo, spesso devo prendere mezz'ora di permesso in ufficio).

Stamane però è successo qualcosa di assurdo: quando ci trovavamo nella stazione di Rho Fiera (quindi dopo appena una fermata) lo speacker del treno ha annunciato che, a causa del malore di un passeggero del treno davanti, il treno avrebbe terminato la corsa a Milano Certosa. Per fortuna faccio questa strada da un po' e so che arrivato a Certosa sarei rimasto fermo perché la stazione non è raggiunta da nessun mezzo supplementare. Così sono sceso a Rho Fiera.

Ovviamente, come me hanno fatto in tanti ed è scoppiato il putiferio: fila chilometrica all'unica macchinetta per fare il biglietto (io ho fatto la fila di circa 30 minuti), poiché in tanti hanno il biglietto per i treni fino a Milano e poi l'abbonamento urbano, non il cumulativo (e comunque i tornelli di Rho Fiera non si aprono con il biglietto del treno). Una sola, e sottolineo, una sola macchinetta che funzionava e nessun bar/tabacchi che sopperisse all'assenza di biglietti, che (beffa) deve essere necessariamente fatto perché Rho Fiera non ricade nella cerchia urbana. Come se non bastasse, i controllori, onnipresenti in quella stazione, non capendo la situazione di emergenza, non facevano eccezioni stampando multe a raffica a chi provava comunque a superare i tornelli senza regolare tagliando.

Morale della favola: in ufficio ci sono arrivato alle 10, circa un'ora dopo l'arrivo previsto; ho dovuto sborsare 2.50€ e l'abbonamento, di 76,50€ mensili, già pagato, mi è servito a poco.

Normale che un utente, nonostante abbia regolarmente pagato, debba pagare nuovamente? Possibile che una piccola emergenza su un treno possa bloccare una intera rete? Possibile che un treno fermo in una stazione blocchi tutti i binari e nessun altro treno possa passare? E chi non ha avuto la freschezza mentale (o la conoscenza delle alternative) per cambiare rotta da Milano Certosa come proseguiva?

Giovanni Speranza

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