| Trasporti, martedì nero Passeggeri bloccati in treno a Lima Codacons: "Rivedere le fasce di garanzia" Mezzi cittadini fermi dalle 8,45 alle 15 e nella seconda fascia dalle 18 al termine del servizio. Fermi anche i treni. Sospesa Area C. La Lega chiede dimissioni presidente Atm
Articolo del: 03/10/2012
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Milano, 2 ottobre 2012 - Disagi sulla linea 1 della metropolitana a ridosso dell'inizio della seconda fascia di sciopero dei mezzi. In base a quanto emerso, alla stazione Lima un malore occorso a una donna ha fatto sì che il freno d'emergenza venisse azionato, bloccando il treno in galleria. Si è quindi creato un intoppo sulla linea. Sul posto sono intervenuti la polizia e i vigili del fuoco e il 118 ha segnalato "numerose chiamate" dai passeggeri: 8 persone sono state trasportate in ospedale. Pendolari furiosi, ricorso del Codacons ma Atm respinge le accuse: "E' stato un problema di ordine pubblico. I passeggeri si sono rifiutati di scendere e questo ha impedito di rimuovere il convoglio". Il traffico è ripartito alle 19.27.
MATTINATA TRA CORSE, UN GUASTO E IL TRAFFICO IN TILT - Giornata davvero nera per i pendolari. Un'adesione del 90% del personale delle metropolitane milanesi, ovunque con le saracinesche abbassate, i pochi tram e treni in circolazione sta creando non pochi disagi a Milano. Come se non bastasse, a complicare la situazione anche un guasto di un treno nella stazione di Gambara della Linea rossa che tra le 7.55 e le 8.28 ha causato un rallentamento della circolazione, facendo infuriare i cittadini che avevano deciso di cogliere la 'finestra' prima dell'inizio dell'astensione dal lavoro.
Mezzi fermi dalle 8,45 alle 15 e, come sempre, nella seconda fascia dalle 18 al termine del servizio. Pochi minuti prima che iniziasse lo sciopero, il personale dell'Atm ha chiuso i cancelli dei corridoi che collegano la linea 1 alla linea 3. Molti pendolari che dovevano appunto prendere la linea 3 si sono gettati contro i cancelli, finoa rotolare per terra mentre gli sbarramenti scendevano per riuscire a salire sull'ultimo treno, tra urla e insulti al personale dell'Atm. Molte persone che hanno deciso di ricorre alle due ruote, pieni i posti riservati alla sosta delle moto e moltissime le biciclette in circolazione; o alle auto, anche grazie alla sospensione di Area C decisa da Palazzo Marino per la giornata odierna. Rimasto, invece, attivo il divieto di accesso e circolazione all’interno della Cerchia dei Bastioni per i veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri, dalle 7.30 alle 19.30.
FERMI ANCHE I TRENI - Lo sciopero treni, come informa in un comunicato la Filt-Cgil, coinvolgerà i lavoratori delle linee ferroviarie per la durata di un turno dalle ore 21 del giorno 1 ottobre 2012 alle ore 20:59 del giorno 2 ottobre 2012.
A tal proposito Trenord Lombardia informa che durante lo sciopero treni "essendo vigenti le fasce orarie di garanzia, saranno garantiti i servizi minimi sulle linee d'interesse regionale dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 sino alle ore 21". Trenord comunica anche che i treni Regionali - linee Milano-Seveso-Asso, Milano-Como, Milano-Varese-Laveno, Milano-Novara, Brescia-Iseo-Edolo- eSuburbani - S1, S2, S3, S4 ed S13 - potrebbero subire ritardi, variazioni di percorso o cancellazioni, come pure i collegamenti aeroportuali Milano Cadorna/Milano Centrale - Malpensa Aeroporto e Malpensa Aeroporto - Bellinzona.
SINDACATI - Lo sciopero nazionale è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporto, Ugltrasporti e Faisa Cisal per il «mancato rinnovo del contratto di categoria scaduto da cinque anni». Un contratto importante che consentirebbe alla categoria «il riconoscimento del diritto degli autoferrotranvieri alla difesa dell’occupazione, del reddito, della quantità e della qualità del servizio offerto». Senza il trasporto locale, sottolineano le organizzazioni sindacali, «non vi può essere inoltre la ripresa delle attività economiche per uscire dalla crisi». I disagi si preannunciano notevoli soprattutto per il traffico.
CODACONS - Questa mattina a Milano lo sciopero dei trasporti ha prodotto molti più disagi tra i pendolari rispetto al passato, sia per un guasto verificatosi sulla linea 1 della metropolitana sia per le tensioni verificatesi alla stazione Duomo, dove alcuni passeggeri hanno tentato di salire sull'ultimo treno nonostante la chiusura dei cancelli. Per questo, secondo il Codacons vanno riviste le fasce di rispetto. Iniziare lo sciopero alle 8,45 è decisamente troppo presto e penalizzante per una città laboriosa come Milano. In altre realtà, ad esempio Torino, Venezia, Genova, lo sciopero inizia dopo le 9.
Da rivedere anche le fasce di rispetto per i treni di Trenord. Lo sciopero è dalle 9 alle 18, invece del vecchio e più gradito 9-16,30 e 19,30-fine servizio. I pendolari in passato potevano prendere il treno per tornare a casa fin dalle 17, mentre ora devono aspettare come minimo fino alle 18. "Uno sciopero deve avere il fine primario di danneggiare l'azienda, non il consumatore. per questo chiediamo di rivedere le fasce di rispetto" ha dichiarato Marco Donzelli, presidente del Codacons. Chiesta, quindi, la convocazione urgente di un tavolo tra tutti i soggetti interessati, sindacati di categoria, Atm, sindaco di Milano, Prefetto di Milano, associazioni di consumatori per sbloccare l’impasse sul rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri.
LEGA NORD ALL'ATTACCO - "Milano nel caos e metrò ferme. Scene da terzo mondo, il presidente di Atm si vergogni e si dimetta, - tuona il segretario lombardo Matteo Salvini -, lavoratori di Atm e passeggeri lasciati allo sbando".
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