Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

Area C, carico e scarico libero
ma in Comune nessuno lo sa
Cartelli e sito Internet sbagliati. E multe a sproposito dai vigili. Anche le informazioni
del centralino sono ingannevoli. Adesso migliaia di verbali dovranno essere annullati

Articolo del: 29/09/2012
Autore: FRANCO VANNI

Vai all' articolo originale

Le indicazioni fornite dal Comune sono sbagliate o comunque fuorvianti. Lo sono molti cartelli stradali, che indicano come il carico e scarico delle merci dentro ad Area C sia consentito «secondo la normativa prevista nella cerchia dei Bastioni», oggi in realtà superata. Lo è l’informazione sul portale web di Palazzo Marino, secondo cui «per gli orari di carico e scarico continuano a valere le norme in vigore prima dell’avvio di Area C». Vale a dire: divieto dalle 7,30 alle 10 e dalle 14 alle 19. Non è vero: la delibera che il 21 dicembre scorso ha istituito la congestion charge ha eliminato i limiti di orario. La conseguenza è che oggi il carico e scarico, entro gli spazi autorizzati, è consentito 24 ore su 24. Il risultato degli errori nell’informazione è che chiunque abbia preso una multa per sosta irregolare sui posti del carico e scarico potrebbe vedersi dare ragione dal giudice in caso di ricorso. E si tratta, dall’entrata in vigore di Area C, di migliaia di verbali.

Dopo otto mesi dal varo della congestion charge, nemmeno i vigili sanno come comportarsi. Alcuni si fidano dei cartelli che fanno riferimento alla soppressa «normativa all’interno della cerchia dei Bastioni» e multano chi lascia auto e furgoni in sosta per il tempo di scaricare casse e sacchi. Per contro, ci sono ghisa che non multano nemmeno le auto in sosta vietata nelle zone riservato al carico e scarico. «Se multiamo chi è fermo sulle strisce, c’è il rischio
che poi il verbale sia annullato in caso di ricorso — dice un vigile in servizio in Zona 1 — i nostri superiori hanno presente il problema e ci hanno detto di usare cautela».

L’indicazione più frequente data ai ghisa è di ripassare dopo mezz’ora nel punto in cui si è vista un’auto ferma su un posto di carico e scarico: se c’è ancora, si presume sia parcheggiata e quindi in sosta vietata. «Il problema — spiega un graduato della polizia locale — è che non esiste un tempo massimo di permanenza, quindi il limite di mezz’ora è discrezionale». Un caos che può essere sfruttato da chiunque voglia fare ricorso contro multe per sosta vietata sui posti del carico e scarico. «Ogni giudice decide secondo la propria interpretazione — dice Vito Dattolico, coordinatore dei giudici di pace — ma certamente se i cartelli non sono chiari e il sito Internet è fuorviante, e se manca certezza sulla nozione di “breve sosta”, i cittadini hanno buone ragioni per ricorrere».

Chiamando l’infoline del Comune 02.02.02 e chiedendo delucidazioni sul carico e scarico in centro, si ottengono risposte diverse a seconda dell’operatore. Alcuni, fidandosi del portale web di Palazzo Marino, danno l’indicazione sbagliata: «Il carico e scarico è vietato dalle 7,30 alle 10 e dalle 14 alle 19». Altri si limitano a fare presente che «è in corso un’armonizzazione della disciplina con le previsioni di Area C». Suona bene, ma non significa molto per chi deve sapere se può o meno scaricare un furgone in corso Magenta o via Turati. «È assurdo che Palazzo Marino non dia indicazioni chiare sul carico e scarico libero 24 ore su 24, che peraltro è una delle poche cose di Area C gradite a chi lavora nel commercio o nei trasporti», dice Marco Accornero, presidente dell’Unione Artigiani. «Se alcuni cartelli aggiuntivi sono rimasti indietro, e fanno riferimento alla vecchia normativa saranno rimossi — spiegano i tecnici di Palazzo Marino — quanto alle indicazioni errate sul sito web, le correggeremo al più presto».

Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!