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A 30 km orari nel centro storico
il Comune di Milano avvia i test
Prime sperimentazioni in due zone con l'obiettivo di ridurre la velocità in tutta la Cerchia
dei Navigli. E fuori dai Bastioni un elenco di undici 'isole ambientali' da Dergano all'Isola

Articolo del: 02/09/2012
Autore: FRANCO VANNI

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Sono undici le zone in cui il Comune ha intenzione di ridurre a 30 chilometri orari la velocità massima per le auto. L’elenco, messo a punto dall’assessorato ai Trasporti assieme ai Consigli di zona e all’agenzia per la mobilità Amat, abbraccia l’intera città: via Melzo, il quartiere Figino, piazza Dergano, alcune parti di Baggio, il Villaggio dei Fiori in zona Lorenteggio, Damiano Chiesa, le strade vicine a piazzale Accursio, via Muratori, parte del quartiere Isola, le vie vicine a piazza Frattini e la via Paruta. «I tempi di intervento dipenderanno dalle risorse disponibili e all’esito delle verifiche tecniche — dice l’assessore Pierfrancesco Maran — la priorità andrà alle strade vicine alle scuole e a quelle zone periferiche in cui nemmeno esistono i marciapiedi, come Figino». L’obiettivo è completare gli interventi entro la fine del mandato della giunta.

IL SONDAGGIO Favorevoli o contrari?

Per quanto riguarda il centro, resta valida l’idea di imporre il limite a 30 chilometri in tutta l’area compresa nella Cerchia dei Navigli. Ma si tratta di un piano che procederà per fasi e che sarà affrontato solo dopo il ripristino di Area C. Nelle prossime settimane l’assessore incontrerà il Consiglio di Zona 1 e si ragionerà anche su dove
introdurre il limite in via sperimentale. Le due zone prese in esame sono la città romana, fra piazza Cordusio e la basilica di San’Ambrogio, e l’area compresa fra via Torino, corso Italia e la circonvallazione interna, attorno al parco della Vetra. Un’area ampia, che complessivamente corrisponde a un quinto della Milano medievale compresa nella Cerchia dei Navigli.

«L’accordo c’è, sia sull’intento che sulle aree da cui partire — dice Fabio Arrigoni, presidente del Consiglio di zona 1 — l’importante è fare in fretta: se per ragioni tecniche o di bilancio non si riesce a fare tutto subito, si comincino a mettere i cartelli, soprattutto vicino alle scuole». Oltre ai segnali stradali, l’istituzione delle “isole ambientali” a 30 chilometri all’ora prevede infatti una serie di infrastrutture, più complesse da realizzare: dossi rallentatori, restringimenti della carreggiata, marciapiedi continui con spigolo vivo per evitare la sosta selvaggia delle auto.

Con l’ampliamento delle zone interessate, entra nel vivo il progetto delle “isole ambientali”. Oggi sono in corso lavori di riqualificazione di alcune strade, per renderle più fruibili dai pedoni. In via Casati e in via San Gregorio la prossima settimana saranno completati i lavori di allargamento dei marciapiedi. Entro novembre dovrebbero terminare anche i lavori di riqualificazione dei marciapiedi in via Melchiorre Gioia, con l’impiego di pavé, lungo la Martesana. Ma l’intervento più consistente fra quelli già avviati interessa via Caterina da Forlì. Grazie al bando regionale “Insieme”, lo scorso giugno la giunta comunale ha approvato la profonda modifica degli incroci fra la strada e le vie Marostica, Desenzano, Strozzi, con nuovi spartitraffico e limite a 30 chilometri orari. Fra gli interventi già realizzati, almeno in parte, le zone 30 del Lazzaretto, di via Magolfa e di via Ascanio Sforza, lungo il Naviglio Pavese.

Commento: Altri soldi dei cittadini buttati nel cesso per lavori inutili, anzi dannosi per la mobilità, e perciò per l' intera economia della città e per il benessere dei cittadini.


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