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Area C, 150mila multe in forse
il Comune studia la sospensione
Allo studio il congelamento delle sanzioni non ancora notificate.La giunta conferma
a settembre un nuovo ticket per il centro. Gli ambientalisti: "Misure da rafforzare"

Articolo del: 31/07/2012
Autore: ILARIA CARRA

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Sospesi i pagamenti di Area C almeno fino a dopo le vacanze, anche le multe potrebbero fare la stessa fine. Il Comune conferma che passerà al contrattacco e che il ticket tornerà il più presto possibile, forse già a settembre, ma allo stesso tempo corre ai ripari: allo studio c’è un possibile congelamento delle multe ai trasgressori di Area C, quelle più recenti come le circa 150mila prese tra giugno e luglio ma non ancora notificate. Ma i dubbi da sciogliere restano molti, su tutti lo spettro del danno erariale. Intanto gli ambientalisti lanciano la campagna “Io in centro non c’entro”.

È nella commissione Mobilità che si è affrontato il futuro di Area C. «La volontà è di non attendere la decisione del Tar ma varare un nuovo provvedimento - ribadisce l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran - e accelerare l’iter di approvazione inizialmente previsto di 18 mesi». Sulla possibilità di sospendere il pagamento delle sanzioni in attesa del ripristino di Area C, l’assessore Maran lascia aperte tutte le porte: «Stiamo facendo approfondimenti con l’Avvocatura comunale e nei prossimi giorni prenderemo una decisione».

Già da venerdì
scorso, primo giorno di stop di Area C, è stato comunque bloccato l’invio delle notifiche ma l’Avvocatura si esprimerà nei prossimi giorni sull’opportunità di proseguire con lo stop o meno. Due le strade, con rischi annessi. Stoppare le sanzioni in attesa del Tar a metà novembre (e la sentenza ancora più in là), comporterebbe il pericolo per l’amministrazione di far scadere i 90 giorni di notifica imposti per legge come tetto massimo. E se poi i giudici dovessero approvare Area C per Palazzo Marino si profilerebbe così l’ipotesi di procurato danno erariale. Soldi, cioè, persi che invece spettavano di diritto al Comune e ai milanesi.

Ma anche proseguire con la spedizione dei verbali ha i suoi contro: se il Tar boccerà definitivamente Area C, si accrescerà il malloppo di rimborsi da effettuare. Soldi di multe già pagate, oltre ai ticket corrisposti, che alla fine potrebbero dover essere restituiti. Non solo. In Comune inizia a porsi il problema dei mancati introiti da ticket: in media, in un giorno normale, gli incassi oscillano tra i 60 e i 70mila euro. Uno stop fino a metà settembre potrebbe portare a un ammanco di mezzo milione.

I consiglieri di centrosinistra chiedono al sindaco di anadare avanti: «Diamo mandato alla giunta di lavorare per un nuovo provvedimento di limitazione del traffico nello spirito di Area C - spiega il presidente della commissione Mobilità, il Pd Carlo Monguzzi - tenendo conto dei rilievi del Consiglio di Stato. In più, si aggiornino il Piano urbano del traffico e si varino le linee guida per il Piano urbano della mobilità sostenibile».

Ma l’opposizione, sulla delibera bis allo studio per ripristinare il ticket, avverte: «No a una delibera fotocopia - attacca il capogruppo Pdl Carlo Masseroli - L’incertezza va risolta». Mentre l’ex vicesindaco Riccardo De Corato, provocatoriamente, propone «la chiusura del centro». Intanto gli ambientalisti fanno un appello: «Il Comune provveda al più presto a confermare Area C e ad ampliarla», chiedono Legambiente, Fai, Wwf, Ciclobby e Genitori antismog, che a settembre lanceranno la campagna “Io in centro non c’entro” per incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Il segno di riconoscimento per chi aderirà sarà un nastro azzurro «come il colore del cielo che vogliamo vedere sopra Milano».

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