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Stop ad Area C, torna il traffico
"In centro il 25% di auto in più"
Il sindaco Pisapia sullo stop al ticket antismog: "Anteposto l'interesse privato a quello pubblico"
E l'assessore Maran rinnova "l'appello ai milanesi a lasciare comunque le automobili a casa"

Articolo del: 27/07/2012
Autore: ILARIA CARRA

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Un quarto di auto in più, peggio che nell’ultima giornata di sciopero dei mezzi pubblici di una settimana fa. Il centro riapre ai motori, effetto dell’accoglimento da parte del Consiglio di Stato del ricorso del garage “Mediolanum parking” contro Area C, e già nel primo giorno di “liberi tutti” il traffico in ingresso nella Cerchia dei Bastioni cresce del 25 per cento, secondo le stime di Amat, l’agenzia comunale per la mobilità. Intanto Palazzo Marino studia la controffensiva: è in un vertice della giunta Pisapia che si valuterà l’opportunità di riproporre da settembre una “versione bis” del ticket da 5 euro apportando qualche modifica formale; anche se non si esclude ancora l’ipotesi di attendere la sentenza del Tar lombardo chiamato a esprimersi una volta per tutte nel merito del provvedimento. Un verdetto che difficilmente, però, avverrà prima di ottobre. Intanto il Comune, con l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, rinnova «l’appello ai milanesi a lasciare comunque la macchina a casa».

I leghisti brindano allo stop Il garage che ha bloccato il ticket
Il Consiglio di Stato boccia Area C

Area C è sospesa: la vittoria in appello di un garage del centro l’ha congelata ancora non si sa per quanto, e così i milanesi si ritrovano in un limbo che crea confusione. Per avere un responso definitivo bisognerà aspettare almeno tre mesi. L’amministrazione, forte anche delle otto vittorie già incassate nei mesi scorsi al Tar regionale, è convinta che avrà la meglio: «Il Tar riconfermerà in via definitiva la sua decisione — ribadisce il sindaco Giuliano Pisapia, che spera in una convocazione dell’udienza a breve — ma mi sembra che il Consiglio di Stato abbia anteposto l’interesse personale all’interesse pubblico, senza tener conto che il Comune ha già predisposto una convenzione con tutte le autorimesse di Area C eliminando uno dei punti cardine del provvedimento dei giudici».

Un protocollo non ancora in vigore ma già deciso dalla giunta: 13 euro per quattro ore di sosta, con pedaggio compreso, nelle autorimesse del centro, la stessa cifra che si pagherebbe posteggiando sulle strisce blu. Intanto l’Amat ha monitorato l’immediato assalto al centro scattato ieri: tra le 10,30 e le 11 si contava già il 23 per cento di passaggi extra rispetto alla media dei giorni scorsi, con una proiezione del 25 per cento a fine giornata. Più auto in centro con il “liberi tutti”, ma anche un timore che incombe sulle casse del Comune. Perché se il Tar a ottobre annullerà Area C potrebbero aprirsi contenziosi sui pagamenti già effettuati. A paventare il rischio è Vito Dattolico, coordinatore dei giudici di pace: «Nel caso in cui la sentenza del Tar dovesse annullare la delibera per illegittimità è realistico pensare che chi nei mesi ha pagato Area C chieda il rimborso delle somme già versate, magari con una class action».

ntanto l’ufficio di via Francesco Sforza ha «congelato» le migliaia di processi in corso contro le multe per accessi irregolari in centro. «Per fissare le udienze — spiega Dattolico — aspettiamo il Tar». I commercianti sperano invece che questo stop «sia un’opportunità per individuare gli opportuni provvedimenti correttivi», come dice il dirigente dell’Unione del Commercio Simonpaolo Buonagiardino. In compenso, il Comune incassa l’endorsement di Bologna, Torino, Venezia, Napoli, Firenze: i rispettivi assessori alla Mobilità si dichiarano «profondamente convinti che ridurre il traffico sia oggi irrinunciabile per migliorare la qualità della vita dei cittadini e valorizzare il tessuto culturale e commerciale del centro».

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