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Allargamento di Area C? Bocciato E la gente vuole spegnerla alle 17

Articolo del: 14/07/2012
Autore: Maria Sorbi

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Anticipare lo spegnimento delle telecamere alle 17 anziché alle 19,30. Un milanese su due vorrebbe correggere così le regole di Area C e sogna di entrare liberamente in centro per l'happy hour. Il dato emerge da un sondaggio Ispo condotto per Confcommercio effettuato su oltre mille cittadini di Milano e dei comuni dell'hinterland. La versione «strizzata» del ticket di ingresso al centro non dispiace nemmeno ai commercianti, che almeno avrebbero più possibilità di fare affari nel tardo pomeriggio. «Lo spegnimento anticipato delle telecamere - commenta Simonpaolo Bongiardino a nome dei negozianti - sarebbe auspicabile e andrebbe esteso a tutti i giorni della settimana, non solo al giovedì come accade ora». Dal sondaggio emerge anche un netto no all'allargamento dell'area a pagamento, bocciato da due milanesi su tre. Per il resto le posizioni sull'Area C, a sei mesi dall'entrata in vigore, sono piuttosto discordanti. «Parlerei di un'accettazione comprensiva ma dubbiosa del provvedimento» commenta il re dei Renato Mannheimer. In effetti, la città sembra spaccata in due tra favorevoli e contrari ed i cittadini ad aver subito i disagi maggiori sono quelli dell'hinterland. Uno su quattro ammette di aver diminuito le visite in centro e fa acquisti al di fuori della cerchia delle telecamere per risparmiare i 5 euro dell'accesso. Tuttavia, rispetto a qualche mese fa, l'area C annovera il 12% di consensi in più.«La crescita dei favorevoli - commenta l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso - dimostra che area C ormai è stata accettata da gran parte della città. Il traffico si è ridotto in misura maggiore rispetto al 25% previsto, e sono aumentate le persone che raggiungono in centro con i mezzi pubblici. Non escludiamo che ci saranno ulteriori aggiustamenti per recepire le proposte». Anche l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran è intenzionato ad ascoltare tutte le proposte per migliorare Area C e, magari, a mitigarne gli effetti collaterali. «Ne parleremo al tavolo con le associazioni e i commercianti convocato per il 17 e 18 luglio. Ma Area C andrà avanti perché i risultati sono stati soddisfacenti, e sarà compito del Consiglio comunale fissare le regole definitive».Tra le correzioni al provvedimento si parlerà anche dei parcheggi: secondo D'Alfonso sono ancora troppe le auto posteggiate in strada lungo le carreggiate e i parcheggi sono utilizzati solo al 20% della loro capienza o poco più. Quindi si cercherà il modo per modificare le abitudini della sosta, così come è già stato fatto con la convenzione con le autorimesse e il prezzo fisso. L'unica certezza è che si proseguirà con Area C, forti dei dati di una ricerca dell'osservatorio Tom Tom che classifica Milano al 12esimo posto (e non più al settimo) nell'elenco delle città più trafficate. Intanto, sul fronte Pdl, è l'ex vicesindaco Riccardo De Corato a commentare i dati del sondaggio. E li interpreta come una specie di «de profundis» del ticket su cui i milanesi «sono assolutamente divisi».


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