Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

Spot di «nani e ballerine» ma il Pd molla Pisapia: «Pensiamo solo ai ricchi»
Caos anche in Zona 7. La propaganda arruola i comici amici La capogruppo dei Democratici: «Basta piagnistei del centro»

Articolo del: 13/01/2012
Autore: Chiara Campo

Vai all' articolo originale

Il sindaco insiste nell’«operazione simpatia» su Area C. E arruola (guarda caso) i comici per uno «spottone» che arriva dalla posta elettronica del Comune. In campo Paolo Rossi, Enrico Bertolino che sostiene che «il milanese mena il torrone, si lamenta, ma poi, quando si abitua diventa un entusiasta». E Giovanni Storti - del trio Aldo, Giovanni e Giacomo - che propone un passo ulteriore: «Sarebbe bello vedere la circolazione a targhe alterne sempre, non solo per l’emergenza smog, e il centro chiuso al traffico (tranne che per i residenti)». Il punto dolente. Il sindaco ieri ha sostenuto che «su Area C c’è un grandissimo consenso». Ma dopo la rivolta della zona 1 lunedì sera e la retromarcia ingranata il giorno dopo in giunta - allo studio abbonamenti e una finestra oraria ridotta per i residenti - il Pd manda un avvertimento a Giuliano Pisapia: «Basta con i piagnistei radical-chic della zona 1, nessun abbonamento o ulteriore agevolazione ai residenti dei Bastioni che saranno gli unici beneficiari, con il calo del traffico, una migliore qualità di vita e la rivalutazione delle case. Hanno già ottenuto 40 pass gratuiti e pagheranno solo 2 euro invece di 5 per i successivi». Un «messaggio ai referendari», precisa la capogruppo Pd Carmela Rozza. Il comitato promotore dei 5 quesiti ambientali (il papà di Ecopass Edoardo Croci, Marco Cappato, capogruppo dei radicali e quindi alleato del Pd, e il verde Enrico Fedrighini) due giorni fa hanno proposto un annuale fisso da 125 euro. «Chiedevano una misura anche più drastica» ricorda la Rozza. Ma l’indirizzo è mascherato: il vero obiettivo sono il sindaco e la sinistra radicale che dopo la rivolta dei cosiddetti radical chic studiano correttivi per i residenti del centro. La capogruppo Pd si schiera con le periferie da Quarto Oggiaro al Niguarda. Dopo i primi due mesi di test «si farà una verifica e se ci saranno storture verranno corrette, ma bisogna concentrarsi sui milanesi che vivono fuori e sono costretti a usare l’auto per lavorare nella Cerchia, ci possono deroghe che non abbiamo previsto e hanno un senso». Immagina turnisti e guardie giurate. E «dobbiamo evitare che i residenti fuori dalla Cerchia abbiano disagi per colpa del parcheggio selvaggio: estendere le strisce gialle e blu dove non esistono e controllarle dove ci sono».
Il Pdl ha raccolto finora 3mila firme per il controreferendum, ma il capogruppo Carlo Masseroli avverte che la raccolta ripartirà in grande da lunedì: «Saremo anche ai varchi di piazza Oberdan e Cinque Giornate, poi mobilitazione a Palazzo Marino alle 17.30». Il « centrosinistra è allo sbando. Il Pd attacca i radical chic del centro che “pretendono“ di non pagare per tornare a casa. Il sindaco, spaventato dalla reazione dei cittadini, apre e promette ammorbidimenti. E i milanesi non capiscono più nulla». Lunedì la Lega distribuirà «lasciapassare» ai varchi, un sistema per occultare le targhe. Ieri in zona 7 è proseguito il tour dell’assessore alla Mobilità Maran per spiegare Area C, questa volta la gente lo ha difeso dalla protesta-show di 4 consiglieri del Pdl vestiti da Banda Bassotti. Sono stati contestati dalla platea e allontanati dai vigili dopo pochi minuti.

Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!