Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

Via Solari, la rivolta dei commercianti
Dopo l'incidente affari crollati
Raccolta di firme nella zona. I negozianti: mancano i parcheggi, blocchiamo la strada. Assemblea giovedì

Articolo del: 23/11/2011
Autore: Cesare Giuzzi

Vai all' articolo originale

MILANO - Da quel sabato sera con l'asfalto bagnato dalla pioggia e la bicicletta del piccolo Giacomo Scalmani incastrata sotto al tram, sono passati meno di 20 giorni. I ciclamini lasciati sotto l'albero al civico 34 non sono ancora appassiti, le lacrime della famiglia del 12enne (la mamma Giovanna, il padre Davide, la sorella Anna) non si sono mai fermate e neppure le indagini per ricostruire la dinamica di quella morte assurda (la portiera di un'auto in sosta vietata si apre e il piccolo finisce sotto al tram) si sono ancora chiuse. La sola cosa ad essere cambiata, anche se a fatica, è via Solari.

LA PROTESTA - Fino a ieri parcheggio selvaggio ovunque, oggi tartassata dai vigili con le sanzioni per sosta vietata quasi triplicate in una sola settimana. Una stretta a lungo attesa nel quartiere che adesso ha innescato un'altra reazione: la rivolta dei commercianti. L'associazione di zona «Solari eventi» ha fatto partire una raccolta firme contro il Comune. Un tam tam guidato da Massimo Cardillo, presidente dell'associazione, che ha già raccolto l'adesione di una quarantina di negozianti, ai quali presto dovrebbero aggiungersene altri, visto che la petizione è stata lanciata solo tre giorni fa. Cardillo conta di arrivare a oltre un centinaio, ma - annuncia - è solo l'inizio: «Se non verremo ascoltati, bloccheremo la strada».

GLI AFFARI - Secondo l'associazione il rigore dei ghisa dopo la tragedia di Giacomo ha provocato un calo degli affari ancora più pesante della crisi: «Le auto dei clienti vengono rimosse dopo pochi minuti, non esistono parcheggi per soste brevi e anche quelli per i disabili sono lontani dalle abitazioni». A questo - secondo la petizione - occorre aggiungere le già difficili condizioni del quartiere: cantieri estesi, marciapiedi spesso inagibili, rifiuti e degrado. «Tutti siamo uniti nel cordoglio della famiglia Scalmani, ma nessuno, prima d'ora, si era mai interessato ai numerosi altri incidenti avvenuti negli anni scorsi - scrivono i commercianti -. Come la morte di una ragazza investita qualche tempo fa, in un punto poco distante da quello dell'incidente dei giorni scorsi, all'amputazione della gamba di un'anziana finita sotto il tram un anno fa e alle numerose altre persone, investite o gravemente ferite nel corso degli anni, sempre in questa strada».

L'ASSEMBLEA - Per questo Cardillo e gli altri «indignati» contro i ghisa hanno organizzato per giovedì alle 15 al bar Beerbanti di via Solari 50, un'assemblea aperta a tutti: commercianti, clienti e residenti. Qualcuno ha già valutato la «protesta» di negozianti e abitanti, peraltro mai nascosta già nelle ore successive all'incidente, come «inopportuna». E infatti il fronte non è compatto. Ma in molti immaginavano che i vigli dopo l'incidente avrebbero presto allentato la morsa dei controlli.
Non stato è così, o almeno la fase «del rigore» non è ancora finita. E il malcontento, passato lo choc per la morte del piccolo Giacomo, è via via aumentato. Per l'adunata di giovedì l'associazione ha convocato anche i rappresentanti del consiglio di zona 6, nella speranza di aprire un canale di confronto con Palazzo Marino: «Prima d'ora, cosa hanno fatto le autorità? Dove sono stati i controlli? Quali le soluzioni? Si è dovuti arrivare alla morte di un bambino per smuovere l'opinione pubblica o l'attenzione di chi di dovere?», accusano i negozianti.

LE RICHIESTE- La richiesta è di avere nuovi spazi per la sosta, visto che quelli che già ci sono (sotto le piante, sui marciapiedi e nei dintorni di via Solari) sono anche a detta del Comune «insufficienti» rispetto alla richiesta: «Non tutti possono permettersi l'acquisto di un box, non ci sono strisce bianche, gialle o blu». Una sorta di ultimatum, visto che i commercianti minacciano «se tali richieste non verranno accolte» la chiusura «ad oltranza» dei negozi «la cessazione del pagamento delle contravvenzioni, degli affitti e delle tasse comunali». La guerra di via Solari è appena iniziata. Chissà cosa ne penserà Giacomo.

Commento: In via Solari mi risulta che non ci sia neanche un posto regolare per parcheggiare. Facile fare le multe, quando non si mette la gente nelle condizioni di rispettare il codice della strada!
Perchè i vari moralisti non danno una parte della colpa al Comune, che in tanti anni non si è mai preoccupato di creare spazi per il parcheggio regolare? Non esistono scuse: i soldi per eliminarli, invece, magari per fare spazio ad inutili aiuolette, li hanno sempre trovati!


Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!