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Ecopass, 15.000 firme contro la stangata

Articolo del: 14/11/2011
Autore: Chiara Prazzoli

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«In coda ieri e oggi ai nostri gazebo non c’erano solo leghisti, anzi, c’era una grossa rappresentanza del popolo aracione». E’ soddisfatto Matteo Salvini, capogruppo del Carroccio a palazzo Marino, dei risultati dei primi due giorni di raccolta firme per la petizione popolare contro la congestion charge deliberata dalla giunta. Sono state raccolte oltre 15mila firme nei 40 gazebo sparzi nelle 9 zone della città e animati da 300 volontari padani.
«Io sono stato in piazza San Babila e in corso Vercelli e c’era la coda». Molti hanno spiegato di non aver compreso il quesito del referendum, altri si aspettavano dalla giunta tempi e modi diversi. Spiega Salvini: «Si sono lamentati che prima è stato aumentato il biglietto del bus a 1.50 euro, poi è stata messa la congestion charge a 5 euro per tutti, ma non sono stati potenziati i mezzi pubblici, non sono migliorati i servizi, le piste ciclabili sono poche. Insomma, si tartassano i cittadini serza dare in cambio nulla, per di più i cittadini che lavorano». La speranza dei leghisti è di arrivare a 25mila firme per poter fare il referendum comunale. «Andremo avanti anche i prossimi week end di novembre», conclude Salvini spiegando che oggi chiarirà cosa i 15mila firmatari hanno scelto tra i quattro quesiti posti sulla congestion charge: ingresso libero per tutti, pagamento differenziato per cilindrata, centro storico chiuso al traffico oppure 5 euro per tutti come previsto dalla giunta Pisapia.

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