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Navigli, fallita l’isola pedonale
auto posteggiate, zero tavolini
I commercianti che avevano già fatto la richiesta stanno pensando di annullarla “Non conviene”
Granelli: potremmo cercare nuove formule, ma non taglieremo le tariffe per l’ingombro del suolo

Articolo del: 06/11/2011
Autore: FRANCO VANNI

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L’isola pedonale sui Navigli avrebbe dovuto svuotare le sponde dalle auto posteggiate, per fare spazio ai tavolini dei bar. Nel secondo weekend di sperimentazione, la situazione è inversa: file di auto in sosta vietata lungo i canali (senza che nessuno le multi) e commercianti che si rifiutano di chiedere i permessi per attrezzare i dehors. «Abbiamo fatto una riunione fra i gestori di bar e ristoranti del Naviglio Grande — dice Mario Faraci, del Bar Stazione — abbiamo deciso che mettere i tavolini in strada non conviene». Nei prossimi giorni ne discuteranno anche i titolari dei locali di via Ascanio Sforza, sul Naviglio Pavese. E i pochi che la richiesta l’avevano già fatta, valutano se annullarla.

Baristi e ristoratori rinunciano alla possibilità di avere una “terrazza esterna” perché, dice Faraci, «non ha senso mettere quattro sedie fra le auto parcheggiate». Inoltre, il Comune non concede ai locali il permesso per usare “funghi” riscaldanti a gas, e quelli elettrici sono molto costosi. Poi c’è il prezzo chiesto da Palazzo Marino per l’ingombro del suolo dalle 18 del venerdì alle 24 di domenica e nei giorni festivi da qui al 29 febbraio, quando finirà la sperimentazione dell’isola invernale. «Tremila euro sono troppi — dice Faraci — per regalarli al Comune in cambio di niente, meglio darli in beneficenza».

Ad accorgersi del fallimento dell’isola è anche Gabriele Rabaiotti, presidente
del consiglio di Zona 6. «Sono passato sul Naviglio Grande venerdì sera e ho visto solo una sfilza di auto parcheggiate in divieto — dice — è evidente che il progetto andrà rivisto». I vigili che, in straordinario, pattugliano i punti di accesso dell’isola, controllano che le auto non entrino durante la chiusura al traffico. Ma nulla fanno per scoraggiare la sosta dei residenti, che posteggiano l’auto prima che lo stop inizi e non ne vogliono sapere di spostarla. «Presto i vigili multeranno chi è in divieto — dice l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli — ma ora preferiamo un approccio soft, in attesa di trovare posteggi per i residenti nelle vie vicine. Comunque, sabato le auto sulle sponde sono meno numerose rispetto a venerdì».

Il dietrofront dei commercianti si somma alla protesta dei residenti, da sempre contrari all’isola. Il 15 ottobre si incontreranno per studiare azioni legali contro il Comune, dopo che Arpa ha rilevato in strada la sera soglie di rumore “fuorilegge” per il vociare dei clienti dei bar. «Se nemmeno i locali vogliono l’isola, si fermi tutto», dice Anna Brala, pasionaria del comitato per la Tutela dei Navigli, che lo scorso 25 settembre ha organizzato una manifestazione allo slogan «basta caos». Risponde Granelli: «La sperimentazione ha una data di fine da rispettare, potremmo incontrare nuovamente i commercianti, per individuare nuove formule. Ma sul plateatico non faremo sconti».

Commento: Ecco il vero motivo delli isola peonale (era ovvio, del resto): i soldi che il Comune incassa per l' occupazione di suolo pubblico.
Sembra proprio che l' unico criterio che segue questa giunta è proprio quello di fare cassa!


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