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Ecopass, la mappa delle vie al collasso «Lotta agli ingorghi»
Dai Bastioni a Cadorna i nodi del traffico. «Via al piano Atm». Lo studio per la nuova congestion charge

Articolo del: 04/11/2011
Autore: Gianni Santucci Armando Stella

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MILANO - Carducci, De Amicis, Molino delle Armi: strada «rossa», alta congestione, condizioni critiche. Pontaccio, Boccaccio/Monti, Cairoli: strada «viola», congestione al di là del tollerabile, condizioni drammatiche. E poi ci sono tutti gli altri punti, fuori o a ridosso della cerchia dei Bastioni (da viale Papiniano, al cimitero Monumentale, ai grandi assi come Sarca, Monza, Palmanova), dove la massa delle auto è comunque ben oltre la capacità di «assorbimento» delle strade. Code e ingorghi sono la norma, ogni giorno. L'ultima mappa aggiornata del traffico indica, strada per strada, tutti i «nodi critici» della circolazione a Milano. È stata consegnata qualche giorno fa dall'Agenzia per la mobilità e l'ambiente (Amat) al Comune. E rappresenta un documento chiave per la nuova congestion charge , il super Ecopass che partirà da gennaio 2012.

LA MAPPA - Milano ha una struttura radiale, i grandi viale convergono sul centro e incrociano le circonvallazioni. È da lì che si parte: i punti più «neri» per il traffico sono sugli assi e gli incroci di questa struttura urbanistica. E il centro storico assume un rilievo fondamentale per capire come cambieranno le cose quando, con il nuovo Ecopass, all'interno dei Bastioni dovrebbero entrare 31/38 mila mezzi in meno ogni giorno rispetto ai 114 mila di oggi. Spiegano i tecnici dell'Amat: «In centro abbiamo strade strette, incroci e semafori ravvicinati. Il traffico già per questo è più complicato». Aggiungiamo la struttura dei grandi viali d'accesso, che sempre sul centro convergono. E la forte «attrattività» dell'area, per lavoro e servizi. Uno dei fondamenti della congestion charge è questo: gli effetti che si ottengono all'interno dei Bastioni hanno un'efficacia che, in qualche modo, si riversa anche sul resto della città. Spiega Maria Berrini, direttrice dell'Amat: «Ridurre traffico e congestione in centro è una condizione per poter favorire la mobilità alternativa, come quella sui pedali attraverso piste e corsie ciclabili, e migliorare il sistema del trasporto pubblico».

TRASPORTO PUBBLICO - Palazzo Marino e Atm non avranno a breve possibilità di nuovi investimenti. Per questo cercheranno di migliorare il trasporto pubblico proprio a partire dalla congestion . Spiegano ancora i tecnici: «Nell'area dei Bastioni passano e si incrociano tantissime linee di bus e tram, che attraversano il centro e servono poi il resto di Milano. Proprio in centro questi mezzi subiscono spesso rallentamenti. Bisogna aggiungere che circa il 70 per cento degli spostamenti sui mezzi pubblici ha proprio questa zona come destinazione». Palazzo Marino, Amat e Atm stanno lavorando per moltiplicare gli effetti della congestion (meno auto e traffico più fluido) attraverso due direttrici: proteggere meglio le corsie riservate per i tram e i bus e ridurre all'osso i permessi di accesso alle preferenziali. Come dire: una doppia fluidificazione. In questo modo (e con il «sostegno» del metrò) il trasporto pubblico dovrebbe assorbire i passeggeri che decideranno di lasciare l'auto per non pagare il pedaggio di 5 euro (si stima che saranno circa 3 mila, ogni ora, nelle fasce di punta). Resta il nodo della grave congestione sui Bastioni, proprio sul confine dell'area Ecopass: secondo gli studi preliminari, la quota di nuove auto che eviteranno l'ingresso in centro - e dunque si muoveranno sul perimetro esterno della cerchia - dovrebbe essere «bilanciata» dalla riduzione del traffico indotta dal nuovo ticket.

Commento: Che il Comune adesso ricerchi la fluidificazione del traffico, appare proprio una presa per il fondoschiena, dopo che da 20 anni a questa parte è stato fatto di tutto per "disincentivare" il traffico privato. Il che ha significato nient' altro che creare intralci, ostacoli e rallentamenti.
Senza i colli di bottiglia creati, le strade chiuse, i marciapiedi allargati a dismisura, i sensi unici senza senza che costringono a lunghi giri dell' oca, già ora il traffico potrebbe essere molto più fluido.
Senza altri divieti e spese per ci cittadini, anzi, con molti soldi in meno spesi, dato che quanto sopra descritto ha in effetti comportato spese per molti milioni di Euro.


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