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Smog, il Comune schiera
cento vigili per i divieti
Da giovedì stop alle circolazione per tutte vecchie auto. Palazzo Marino: i controlli non bastano
Ancora silenzio completo da Regione e Provincia che per il momento non annunciano misure

Articolo del: 05/10/2011
Autore: ILARIA CARRA

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Dodicesimo giorno di polveri fuorilegge. È quasi certo, stando alle previsioni, che oggi Milano esaurirà il bonus di sforamenti consecutivi del Pm10 previsti per far scattare il piano straordinario contro lo smog: la prima fase di divieti partirà dunque giovedì, con lo stop alla circolazione per i veicoli più inquinanti anticipato dal 15 ottobre, e la prima domenica a piedi della stagione. A far rispettare i divieti, Palazzo Marino schiererà 50 pattuglie dei vigili con cento uomini che controlleranno le grandi arterie e i principali varchi d’ingresso in città. Una task force che salirà a quota 80 pattuglie domenica, nel giorno di blocco totale del traffico. Intanto, dopo la richiesta di aiuto all’hinterland da parte del Comune, sulle misure da prendere tutto tace ancora in Regione e in Provincia.

Il bilancio negativo di Ecopass

Complice l’estate tardiva, il Pm10 non scende. Domenica, nonostante il minor traffico, è stato il decimo giorno consecutivo fuorilegge. Solo domani si avrà l’ufficialità del dodicesimo sforamento di fila, ma le previsioni tendono a escludere un’inversione di tendenza. Da giovedì stop quindi alla circolazione in città 24 ore su 24 per i veicoli benzina euro 0 e diesel euro 0, 1 e 2, al massimo 150mila mezzi. Il Comune fa sapere che in questa prima
fase non verranno potenziati i mezzi pubblici.

E punta sui controlli: «Spero però che anche Regione e Provincia vogliano collaborare alla lotta — chiede l’assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran — . Il 15 scatta il blocco regionale dei veicoli inquinanti ed è impensabile che si possa ricorrere solo ai vigili per individuare i trasgressori». Il nodo da sciogliere è sulle telecamere: «La legge nazionale va cambiata perché vieta verifiche tecnologiche — propone Maran — . Invece Milano potrebbe organizzare un sistema di poche telecamere in alcuni varchi strategici della città che blocchino l’ingresso delle auto bandite dalla Regione, lo stesso potrebbero fare anche i Comuni dell’hinterland».

Nel frattempo, domenica prossima arriverà la prima giornata a piedi della stagione, «quasi sicuramente» annota ancora Maran perché le previsioni di una tregua dello smog non lasciano ben sperare. E se neppure questo servirà, lunedì 10 scatterà la seconda fase, come previsto dall’ordinanza dell’ex sindaco Moratti tuttora in vigore: si aggiungeranno il divieto di ingresso in area Ecopass a tutti i veicoli che pagano il pedaggio e un grado in meno della temperatura massima delle caldaie (da 20 a 19), accese 13 ore anziché 14. Ma è sul silenzio di Palazzo Isimbardi che l’opposizione attacca: «Sullo smog è il momento di passare ai fatti — denuncia Matteo Mauri, capogruppo del Pd in Provincia — . Se Podestà, che ha tenuto per sé la delega all’Ambiente, non ce la fa a seguire la partita, dia l’incarico a qualche altro assessore che possa dedicare al tema maggiore attenzione».

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