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Riunione del Consiglio di Zona 1 a tema (anche) piazza Castello


10/06/2014

La riunione ha avuto un andamento deludente. Per iniziare ha visto una partecipazione di pubblico molto inferiore a quella precedente di appena una settimana prima, alla quale avevano invece partecipato in molti.

Purtroppo la strategia adottata dalle forze politiche di maggioranza ha avuto completo successo.
Una misura (la chiusura di piazza Castello) è stata decisa da un giorno all'altro e senza alcuna consultazione di nessuno. Tanto meno dei residenti, che si sono sempre espressi, ogni volta che ne hanno avuto l'occasione, in maniera quasi plebiscitaria contro tale misura.
Per allentare l'opposizione dei cittadini si è allora deciso di associare la chiusura della piazza ad un intervento estremamente invasivo e fonte di enormi ed evidenti disagi ed effetti collaterali negativi (i mercatini). In questo modo l'attenzione dei cittadini è stata spostata su un problema a valle rispetto alla chiusura al traffico in sé, e talmente acuto da venire percepito come tale da praticamente tutti.
Il primo risultato è stato ottenuto subito, ovvero allontanare l'attenzione dal problema vero, cioè dai danni che la chiusura di piazza Castello ha arrecato alla già precaria mobilità di Milano, e dirottarla verso un problema secondario (dove per secondario si intende derivante dal primo, non di minore importanza).
Il secondo risultato, più importante politicamente, è stato ottenuto allorché si è convenuto che le critiche sul problema secondario erano giustificate e che qualcosa non andava. In questo modo le forze politiche che su cui pesa la responsabilità della chiusura di piazza Castello, e di TUTTI i danni conseguenti, sono riuscite, da un punto di vista emotivo, a far dimenticare che sono loro la causa di tali problemi, e che quindi non meritano alcun applauso, allorché convengono con i cittadini furenti sul fatto che i cittadini hanno portato degrado, sporcizia e disordine.
Contribuire ad attenuare un problema di cui si è gli unici responsabili non è certo un merito!

Se non si possono certo biasimare i residenti, esasperati da un mese di suk e degrado a base di salamelle e kebab, e desiderosi sopra ogni altra cosa di vedere ripristinato un po' di ordine e di decoro, non si può fare a meno di criticare l'opposizione, che, forse per paura di venire percepita come ininfluente, ha in gran parte mollato la lotta sul problema centrale (la chiusura in se) per accodarsi alla maggioranza sul problema secondario, forse sperando così di venire vista come vittoriosa su almeno gli aspetti secondari. Una lodevole eccezione la consigliera Scaramucci della Lega Nord, che ha ribadito la sua contrarietà alla pedonalizzazione in se.

Riassumendo, assecondando le proteste su un punto secondario, la maggioranza è riuscita a far dimenticare il problema principale (la mobilità), a presentare una misura adottata senza consultare nessuno (la chiusura della piazza) come una misura condivisa e a rendere docile gran parte dell'opposizione, timorosa di sentirsi lasciata sola in una battaglia che non pensa di poter vincere.