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La follia della riapertura dei Navigli porterà la sinistra alla rovina


Articolo postato il: 17/07/2018
Autore: Giovanni Seregni



Dal post fb della pagina Piazza Castello e la nostra Milano non sono una fiera arancione:

Se, come scrivono, faranno partire questa pazzia, a nostro parere sarà finalmente il suicidio, per troppa presunzione, che ci libererà finalmente dalla dominazione incontrastata iniziata con Pisapia e con la sua ciurma di politicanti tecnici urbanisti improvvisati.
Seguiamo il loro "cronoprogramma", e già consideriamo l'assurdità di un programma tempistico in assenza di un progetto esecutivo e, ancor peggio, dei preliminari rilievi coordinati, assolutamente indispensabili per affrontare in ampia scala il complesso sottosuolo milanese, intrico di servizi.
Ma non contentiamoci di quanto già dimostrato con i loro ritardi e la levitazione costi dei molto più limitati lavori per la metropolitana. Analizziamo seppur brevemente i periodi. 3 anni per
a- verificare e coordinare tra loro le mappe di dettaglio dei sottoservizi, attualmente disponibili e supponiamo esatte, che già è un azzardo ritenere.
b- vanno coordinate in un rilievo unitario. E' indispensabile per poter progettare.
c- su queste va steso un insieme enorme di soluzioni alternative per lo spostamento dei cablaggi e delle canalizzazioni. Ma spostarli dove? A fianco dei tratti direttamente interessati. E quindi, le esigenze di rilievo e di progetto si allargheranno a macchia d'olio.
d- la morale è che dopo tre anni, se vorranno davvero iniziare, dovranno buttarsi in scavi e realizzazioni senza un vero progetto. E' impossibile gestire in questo breve periodo a scala davvero esecutiva nuove planimetrie da coordinare in modo definitivo e affidabile su migliaia di metri quadri.
E qui arriviamo al 2021, con una nuova giunta, che, così come stanno oggi le cose, con tutti i media comprati, dovrebbe mantenere (scusate il pessimismo) lo stesso disgraziato colore.
Ma qui comincerà il bello. Cioé il brutto, per migliaia di milanesi. Gente che si troverà nel caos, con fognature allo sbando, forniture di acqua potabile, di energia elettrica, gas, internet e telefonia in precario, per non parlare dei problemi di accesso a decine di migliaia di abitazioni e ai servizi.
Sarà la rivoluzione, ne siamo certi, e questa volta, col caos "nel cortile" di tutti, anche chi fino ad oggi si è illuso di disinteressarsi alla politica prenderà per forza posizione. Lasciamoli pure fare, sarà come succede con le arti marziali, che sfruttano la forza sferrata dall'avversario per rovesciarlo. Noi forza non ne abbiamo, ma basterà stare a guardare. Il danno purtroppo sarà enorme, ma si schianteranno con le loro stesse mani.

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