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il 13 ottobre un altro incidente in via ripamonti: 23 feriti

Articolo del: 22/10/2008


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MILANO - Ancora uno scontro fra tram a Milano. Questa volta i feriti sono una quindicina, nessuno in gravi condizioni. I due mezzi si sono urtati tra piazzale Baracca e corso Vercelli, in una zona centrale, intorno alle 14.30. Tra i feriti c'è anche una donna incinta. I casi più seri di contusi, sett, sono stati portati al pronto soccorso degli ospedali Niguarda e San Carlo; gli altri sono stati medicati sul posto dai sanitari del 118. Coinvolti nell'incidente due jumbo della linea 16, che viaggiavano in direzione opposte sui binari paralleli. Un mezzo, che arrivava da corso Vercelli ed entrava in piazzale Baracca, ha toccato l'altro, che faceva il percorso contrario. «Si sono toccati con le code, ancora non sappiamo perché è accaduto» ha spiegato l'ufficio stampa Atm. La linea 16 è stata interrotta.


UN TRAM USCITO DAI BINARI - Secondo la prima ricostruzione il carrello del tram che viaggiava in direzione Monte Velino sarebbe uscito dai binari urtando l'altro mezzo all’altezza della seconda carrozza e facendolo deragliare. A quel punto il primo tram ha subìto un contraccolpo rientrando nei binari. L'autista alla guida del tram che ha provocato l’incidente, che aveva iniziato il servizio alle 13 e avrebbe dovuto concluderlo intorno alle 17, è stato portato in ospedale in stato di choc.


IPOTESI: GUASTO O ERRORE UMANO - L'Atm e i vigili stanno comunque valutando tre ipotesi che potrebbero aver causato l'incidente: un problema agli scambi, un guasto al carrello delle ruote anteriori di uno dei due mezzi o un errore umano. «Sul luogo dell'incidente vi sono due cambi consecutivi di cui stiamo verificando il funzionamento - spiega Bruno Decio, direttore d'esercizio dell'Atm -. Un'altra possibilità è che il carrello delle ruote anteriori (che in questo momento si trova perpendicolare rispetto alla direzione di marcia, ndr) del tram che ha avuto la deviazione improvvisa, possa aver avuto un problema o che vi sia stata una disattenzione umana, anche se il conducente è esperto con cinque anni di esperienza in azienda. Appena rimossi i mezzi, faremo luce su quello che ha causato questo gravissimo fatto». Pochi giorni fa, il 13 ottobre, altri due tram si erano scontati all’incrocio tra via Ripamonti e viale Sabotino: 23 i feriti.


IL PD ATTACCA IL PRESIDENTE ATM CATANIA - «Non vorrei essere catastrofista ma, dopo l'ennesimo scontro di tram, è emergenza sicurezza per i mezzi pubblici a Milano - commenta Alberto Mattioli, vicepresidente della Provincia di Milano -. Non si può più parlare di casualità o fatalità, evidentemente qualcosa non funziona. L'Atm e l'amministrazione hanno il dovere di garantire mezzi pubblici non solo efficienti, ma anche sicuri. Sono numerosi i casi di autisti che parlano al telefonino mentre sono alla guida dei mezzi e anche per loro sarebbe necessario introdurre test obbligatori periodici e costanti anti alcol e droga». Il Pd cittadino attacca Elio Catania: «Se il presidente di Atm non ha un piano preciso per porre fine a questa vergogna, per noi può cambiare mestiere. Catania venga subito in Consiglio a spiegare qual è il programma per la manutenzione delle linee del trasporto pubblico e quale piano intende adottare contro questi continui incidenti» dice Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio comunale. L'esponente del Pd vuole sapere «come vengono impiegati i 400 milioni di euro di liquidità di cui l'azienda dispone dal 2001» e «dove sono finiti i soldi di Ecopass».


«AFFRONTARE IL PROBLEMA IN FINANZIARIA» - Secondo il capogruppo di Forza Italia in Regione, Paolo Valentini, «occorre affrontare il problema del trasporto pubblico locale a partire dalla prossima Finanziaria» perché «una regione come la Lombardia e un capoluogo come Milano non possono rimanere al palo e ricevere solo briciole». A spingere sui finanziamenti da Roma è anche il consigliere del Pd Franco Mirabelli, convinto che «il governo stia investendo troppo poco sul trasporto pubblico». Segnalando «la diminuzione degli addetti alla manutenzione dell'azienda, passati da 2.065 del 2002 ai 1.801 odierni», il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi invita l'amministratore delegato di Atm a intervenire nella competente commissione regionale. L'esponente dei Verdi vuole che l'azienda «fornisca le cifre di tutti i guasti più o meno gravi registrati nell'ultimo periodo». Onorio Rosati, segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, chiede di convocare immediatamente una conferenza sulla sicurezza del trasporto pubblico locale, mentre il Codacons ha chiesto alla Procura di aprire un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti e accertare «se sussistano profili penalmente rilevanti in relazione alla disastrosa situazione in cui versa la rete dei trasporti pubblici milanesi». L'associazione dei consumatori ha inoltre sollecitato l'Atm a sospendere il servizio dei tram sostituendoli con autobus e chiede al sindaco Moratti di rimuovere il presidente Elio Catania.


ATM: «INCIDENTI IN CALO» - In un comunicato l'Atm sottolinea che gli «incidenti reali» che vedono convolte vetture tramviarie sono quest'anno meno della metà che nei singoli quattro anni precedenti. Inoltre, fa sapere l'azienda, «per accertare le cause dell'incidente è stata istituita una commissione tecnica che nei prossimi giorni valuterà le possibili cause». Il piano di investimenti 2008-2010 prevede investimenti per oltre 900 milioni di euro, si legge. Di questi, 296 milioni riguardano l'ammodernamento degli impianti. Nei primi 10 mesi di quest'anno sono stati spesi oltre 75 milioni di euro con i quali sono già stati sostituiti 60 scambi di vecchia generazione con altrettanti ad alta tecnologia elettronica. Il piano prevede la sostituzione di tutti i 400 scambi della rete.


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