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«Stop alle multe degli ausiliari»
Il giudice di pace accoglie i ricorsi
La giunta Pisapia si costituirà in giudizio per ottenere la riforma della sentenza

Articolo del: 14/01/2014


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Articoli 7 e 158 del codice della strada, regolamentazione del parcheggio per i residenti nei centri abitati e divieto di sosta. Su queste norme, negli ultimi mesi, i controlli degli ausiliari Atm hanno provocato un cortocircuito legale. I signori M. F. e G. P. hanno contestato le sanzioni ricevute dai «vigilini» dell’azienda dei trasporti e sollevato una questione di forma davanti ai giudici di pace: gli ausiliari possono sostituire la polizia locale negli accertamenti fuori dalle «strisce blu» (di stretta competenza Atm) e punire gli automobilisti che commettono infrazioni sulle strisce gialle (residenti) e sugli altri spazi stradali vietati? I giudici, ribaltando la prassi, hanno accolto i ricorsi e annullato le contravvenzioni. Lasciando intendere che: i pattuglioni sarebbero in parte illegittimi; la disciplina per i «vigilini» Atm andrebbe riscritta.

L’ORDINANZA DEL 2009 - Non è la prima volta: ogni tanto un collegio si mostra più sensibile di altri ai reclami dei cittadini. Intanto, una precisazione. L’attuale disciplina sulla sosta è stabilita da un’ordinanza sindacale approvata nel 2009 (ex giunta Moratti). Nella storia degli ausiliari Atm c’è un prima e un dopo rispetto a quella leggina. Il prima: i tutor dell’azienda di trasporti (un centinaio) potevano sanzionare solo le infrazioni sulle strisce blu a pagamento. Il dopo: nel 2009 sono stati «parificati» agli agenti della municipale e autorizzati a lavorare su tutti i divieti di sosta.

VERSO IL PROCESSO - La giunta Pisapia, forte di una sentenza della Cassazione, ha deciso di costituirsi in giudizio di primo grado per resistere ai ricorsi dei signori M. F. e G. P. e ottenere una riforma delle sentenze dei giudici di pace. Il destino degli ausiliari della sosta è nelle mani nel Tribunale civile. Si va a processo. Sul banco degli imputati: la regolarità e la trasparenza dell’attività sanzionatoria a Milano. Nel solo 2013 i «vigilini» Atm hanno fatto incassare al Comune multe per 7,3 milioni di euro. Nel bilancio 2010-2013 sono iscritte sanzioni per un totale di 26,5 milioni.

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