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Corso Sempione libero dalle auto: dal 2014 inizia la rivoluzione
Dal 2014 via alla riqualificazione di Corso Sempione

Articolo del: 20/12/2013
Autore: Marco Trabucchi

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Si cambia. L’idea di liberare Corso Sempione dalle auto parcheggiate (illegalmente) nelle aiuole non è nuova. Anche l’amministrazione Moratti prese in considerazione l’idea di fare di Corso Sempione gli Champs-Élysées di Milano. Dal 2014 il Comune comincerà a liberare Corso Sempione attraverso una “riqualificazione” in grande stile per una lunga promenade che parte dall’Arco della Pace e finisce in Piazzale Firenze.

L’obiettivo è quello di far sparire le 900 auto che ogni giorno ingombrano le aiuole che separano il corso dai suoi controviali, parcheggi abusivi ma tollerati. Si comincia con la piantumazione di nuovi platani nei punti in cui sono stati abbattuti negli scorsi anni. Poi la riqualificazione più evidente con la sistemazione delle aiuole, una pista ciclabile, un’area cani e panchine.

Fine dei lavori in tempo (si spera) per Expo 2015, in concomitanza con l’apertura della stazione della metropolitana Lilla Domodossola. Rimane il nodo principale da sciogliere: la sosta per i residenti. Il Comune “troverà soluzioni per recuperare gli spazi di sosta attraverso l’integrazione e la riorganizzazione degli stalli presenti nelle vie limitrofe”.

Da dire che i lavori per la riqualificazione sono ampiamente voluti dalla cittadinanza che il giugno scorso firmò una petizione per chiedere l’avvio dei lavori per un Corso Sempione più pulito e ordinato.

Commento: Abbiamo una sciagurata giunta che spende i soldi dei cittadini per creare disagi a gran parte di loro a vantaggio di una sottile minoranza di privilegiati. La giunta Pisapia e' in effetti in guerra. In guerra contro i milanesi che lavorano e devono, fra mille difficolta', arrivare a fine mese. La giunta di Pisapia rappresenta la classe dei ricchi e dei privilegiati, che fa di tutto per aumentare i propri privilegi, a spese delle persone normali, che secondo loro devono solo pagare e tacere.

A fronte di esigenze oggettive di mobilità, Pisapia, Maran e la loro cerchia sanno solo opporre divieti e imposizioni "educative", come se fossero loro i depositari della conoscenza di cose è bene e male per ognuno di noi. Ma queste sono solo scuse, pretesti. Il vero criterio alla base delle azioni della giunta è quello di assecondare le pretese dei radical chic e dei loro figliuoli, gente che per vivere bene non ha bisogno di sbattersi più di tanto e per i quali l'"estetica" e la passeggiatina in bicicletta sono problemi più impellenti che non trovare i soldi per arrivare a fine mese.


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