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IL PIANO CHE PREVEDE DI RIATTIVARE LE CONCHE RICHIEDE IL VIA LIBERA DEI TECNICI
Palazzo Marino dice sì alla riapertura dei Navigli
Bocciata l’estensione di Area C
Maggioranza in difficoltà per due emendamenti dei Radicali. Trovato il compromesso grazie all’intervento del sindaco

Articolo del: 08/11/2013


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Alla fine è arrivato all’unanimità (6 astenuti dell’opposizione) il sì del consiglio comunale a finanziare la riapertura delle conche dei Navigli. Ma con una precisazione: «Fatte salve le compatibilità tecniche». Un modo per evitare la spaccatura in maggioranza e lo scivolone politico, senza però legarsi le mani (e impegnare il già faticoso bilancio) per il futuro. A gennaio si terrà una riunione negli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici e si vedrà se è possibile oppure no far tornare l’acqua, in tempo per l’apertura di Expo 2015, nella Conca di Viarenna e in quella dell’Incoronata, al Ponte delle Gabelle. I progetti sono già stati fatti dall’Associazione dei Navigli e la spesa complessiva stimata è di 9,5 milioni. La riapertura dei Navigli ieri ha tenuto banco in consiglio comunale, dove si è entrati nel vivo del dibattito sul bilancio 2013 e sono stati discussi i primi 10 emendamenti: cinque bocciati tra cui quello dei radicali per l’allargamento dell’Area C alla cerchia filoviaria.

BAGARRE POLITICA - Ma il caso politico è scoppiato sulla riapertura dei Navigli. A sollevarlo un emendamento proposto sempre dal radicale Marco Cappato, con Roberto Biscardini (Pd), il grillino Mattia Calise, Anita Sonego della Sinistra per Pisapia e il centrista Manfredi Palmeri. Obiettivo: rispettare l’orientamento espresso con i referendum dai milanesi, che avevano chiesto, appunto, la riapertura dei Navigli. Il testo di Cappato e colleghi in aula ha ottenuto inizialmente il parere negativo dell’assessore al Bilancio, Francesca Balzani.
E subito si è scatenata l’opposizione: «Il no della giunta è una pietra tombale sulla riapertura dei Navigli», ha cavalcato Riccardo De Corato, di Fratelli d’Italia. Malumori diffusi in maggioranza.

LA MEDIAZIONE DEL SINDACO - A questo punto ha preso quindi la parola il sindaco, chiedendo un approfondimento per valutare la possibilità di un ripensamento della giunta. Così è stato. Nel giro di qualche ora si è trovato il compromesso e si è votato. Parere favorevole dell’esecutivo, espresso stavolta dall’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, ma inserimento della frasetta prudenziale: «Fatte salve le compatibilità tecniche».
Tutti soddisfatti. «Sono contento che si sia sventato il rischio di mettere una pietra tombale sulla riapertura dei Navigli - ha commentato Cappato -. Ma la questione se esiste la volontà politica di riaprirli resta aperta. L’intervento dovrà essere finanziato ed inserito nel piano delle opere pubbliche 2014». Il presidente della commissione Urbanistica, Roberto Biscardini, salutando l’approvazione, ha ricordato che la Conca dell’Incoronata risale al 1496 ed è stata chiusa nel 1960.
Votata dal consiglio anche l’istituzione di un fondo per finanziare il recupero di stabili inutilizzati da destinare ad housing sociale. Si prevede la creazione del fondo «per progetti di riconversione convenzionata finalizzata alla trasformazione residenziale del patrimonio ad uffici sia pubblico sia privato».

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