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Milano, limite di trenta all'ora
in tutto il quartiere del design
Rivoluzione sicurezza nella zona tra Solari e Tortona. Arrivano i dissuasori e le piste ciclabili. Il progetto elaborato dai residenti è stato adottato dal Comune e sarà completato entro il 2015

Articolo del: 06/11/2013
Autore: ILARIA CARRA

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Un’isola a 30 chilometri all’ora grande come tutto il quartiere del design. Bassa velocità, alberi, corsie per le bici — alcune protette, altre no —, stazioni del bike sharing. Sono gli elementi del piano di mobilità dolce che verrà realizzato per aumentare la sicurezza nella zona Solari-Tortona, elaborato dai cittadini e riadattato poi dal Comune che l’ha fatto proprio. I lavori inizieranno a maggio e termineranno l’anno successivo, entro l’avvio di Expo. Non tutti assieme ma aprendo man mano che saranno terminati. Costo: 1,3 milioni.

È proprio in via Solari che, esattamente due anni fa, moriva Giacomo Scalmani, il ragazzino di 12 anni che in bici, per evitare la portiera di un’auto parcheggiata in sosta vietata, fu travolto e ucciso dal tram. Sull’onda emotiva di quella tragedia un gruppo di lavoro composto da alcuni genitori del quartiere Tortona-Solari, i figli nelle scuole della zona, elaborò un piano di riqualificazione. Il Comune ha deciso di adottarlo, apportando qualche modifica, abbandonando così il progetto della giunta Moratti di una corsia protetta per il tram su via Solari. Obiettivo: più sicurezza per pedoni e ciclisti e collegare le scuole con le piste ciclabili.

Nella pratica, nell’area compresa tra i viali Coni Zugna e Troya (che saranno esclusi dal limite dei 30 all’ora, come via Solari), l’asse Valparaiso-Cola di Rienzo e via Tortona verrà creata una grande zona 30. Come? Restringendo la carreggiata in alcuni tratti e installando dissuasori e cunette per spingere le auto a maggior prudenza. Inoltre verrà vietato il passaggio durante l’entrata e l’uscita dalle scuole elementari di via delle Foppette e medie in via Loira (per quella in via Bergognone ci sono ancora problemi tecnici).

Ma sono previste anche nuove piste ciclabili, che uniscano quelle che già esistono, come su via Dezza. Si tratta, per lo più, di «piste in contromano protette». Un esempio: su via Tortona, a senso unico (come su via Stendhal e via Cola di Rienzo), in direzione circonvallazione di viale Misurata sul lato destro verrà inserito un percorso ciclabile protetto tra il marciapiede e la fila di auto in sosta. Dal lato opposto, invece, le bici viaggeranno 'miste' alle auto: gli esperti ritengono che, a 30 all’ora, in genere non ci sarebbero troppi rischi di sorpasso.

Nonostante i residenti avessero chiesto che le nuove piste fossero invece a doppio senso di marcia e protette, c’è comunque molta soddisfazione: «Il progetto è organico anche se hanno un po’ ridotto l’area eliminando dall’obbligo del 30 all’ora via Bergognone e via California — osserva Francesco Zaini, coordinatore del gruppo di lavoro con un altro papà, Jayme Fadda — . Siamo preoccupati solo perché assieme dovranno partire anche i lavori per il metrò 4: speriamo non si intasi il quartiere». Da gennaio, difatti, tra via Solari e viale Coni Zugna sono annunciate le prime transenne per la tratta Lorenteggio-Solari del metrò 4: il cantiere resterà aperto cinque anni.

Il piano è uno dei sette previsti per il 2014. Altre zone 30 verranno realizzate nelle vie Paruta, Muratori, De Angeli, Dergano e Figino e in piazza Frattini. «La tragedia di Giacomo ha portato molti del quartiere a interrogarsi su come rendere più sicure le nostre strade — commenta l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran — . Il progetto aspetta solo l’approvazione del bilancio: abbiamo individuato le risorse e nelle prossime settimane andremo nel quartiere con i comitati a presentarlo».

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