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Domeniche a piedi, si cambia:
ci saranno solo isole pedonali
La spending review costringe Palazzo Marino a rivedere il progetto varando iniziative a macchia di leopardo: il traffico non si ferma. Si parte il 13 ottobre tra feste di strada, sport e ingressi gratuiti nei musei

Articolo del: 25/09/2013
Autore: MATTEO PUCCIARELLI

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Non sarà una domenica a spasso in senso classico, ma il 13 ottobre può diventare il modello del futuro. In programma c’è la giornata nazionale del camminare, a cui Milano come molte altre città italiane ha aderito. E lì la giunta sta pensando di testare una versione light del blocco totale del traffico. Tante isole pedonali sparse un po’ in tutta la città accompagnate da diverse iniziative, tra svago e cultura. Dovesse funzionare, l’esperimento potrebbe venire istituzionalizzato nel 2014. Non tanto perché le domeniche a spasso a Giuliano Pisapia e company non piacciano, quanto perché organizzarne una pesa in media 250mila euro sulle casse del Comune. Di questi tempi un lusso insostenibile.

Il programma è ancora da mettere a punto, ma ci sono già delle certezze. La prima, è la corsa organizza da Radio Deejay, la “Deejayten”: partenza alle 10, sono 10 chilometri in tutto, con il via da piazza Castello. Quindi il divieto di circolazione riguarderà il percorso della gara, che è in corso di definizione. Secondo: sarà sicuramente chiuso al traffico anche corso Buenos Aires, dove ci sarà la manifestazione “Un miglio di sport”, con varie discipline sportive aperte a tutti. Ancora: ci sarà l’apertura straordinaria di Villa Lonati, edificio settecentesco immerso nel verde in zona Niguarda; i musei civici saranno gratuiti; e contemporaneamente il Fai organizzerà un itinerario di visite lungo la Milano romana. Al
Giambellino, infine, si celebra la festa di quartiere, e pure lì niente auto. Trovato l’accordo all’interno della giunta sullo schema della giornata — l’hanno ribattezzata la “pedonalizzazione diffusa” — bisognerà ora capire gli orari, se si opterà per il classico 1018 o se verranno ridotti. Entro venerdì, comunque, ci dovrebbe essere un cartellone ben definito.

Resta in piedi il ragionamento complessivo sulle domeniche a piedi. Chiuso il bilancio 2013, in giunta si tireranno le somme. Quest’anno ne sono state organizzate quattro, tutte in primavera. Ma la filosofia di fondo — a cui l’amministrazione comunale tiene tantissimo e che ha sempre difeso con le unghie e con i denti — verrà giocoforza modificata. Perché tra il pagamento degli straordinari ai vigili, l’accordo con Atm per biglietto unico e aumento delle corse e il bike sharing gratuito, il conto alla fine si era fatto salato. Allora, a parte le isole pedonali a macchia di leopardo, le altre opzioni sono tre: ridurre il perimetro di blocco totale del traffico, magari sovrapponendolo all’Area C; invece di 8 ore passare a 45; o infine, più banalmente, organizzarne solo un paio.

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