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MILANO, IDEA ISOLA PEDONALE DA PIAZZA
SAN BABILA AL CASTELLO SFORZESCO

Articolo del: 06/11/2012
Autore: Simona Romanò

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MILANO - Da San Babila a Castello Sforzesco senza auto o moto. La proposta avanzata dal consiglio di Zona 1, nei prossimi mesi al vaglio della giunta, è di vietare i motori anche in via Orefici e in piazza Cordusio in modo da creare una lunga asse concessa solo a pedoni e biciclette: da San Babila, passando per corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, proseguendo per i portici di via dei Mercanti, oppure per via Orefici, sfociando in Cordusio e infine percorrendo via Dante fino a giungere in Cairoli, di fronte al Castello.
«Abbiamo chiesto – spiega Fabio Arrigoni, presidente del consiglio di Zona 1- di verificare la fattibilità. L’obiettivo è di creare un’estesa isola pedonale, concessa anche alle due ruote, attraversata solo dai tram in via Orefici, dove presto sarà disegnata una pista ciclabile». I sopralluoghi dei promotori sono già iniziati, mentre i commercianti si dividono; quelli di Assorefici si dicono favorevoli al nuovo percorso of limits per le macchine e sicuro per le biciclette, mentre alcuni colleghi delle viuzze limitrofe sono sulle barricate, pronti alla raccolta firme. A guidare la schiera dei contrari è la storica gastronomia Peck di via Spadari che teme di mettere in difficoltà i clienti che giungono in auto per i grandi acquisti.
Il centro, tuttavia, è destinato a cambiare volto. Nei primi mesi del 2013, infatti, sarà inaugurata l’isola pedonale di 4.420 mq alle spalle di Palazzo Marino: dopo piazza Beccaria) e piazza Liberty è la volta delle vie Foscolo, Berchet, S. Raffaele, Ragazzi del 99, S. Radegonda e un tratto di via Marino; Ztl, invece, in via Agnello, con accesso ai motocicli per i parcheggi. «Un passo ulteriore verso una città più sostenibile e a misura d’uomo», commenta l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. Motori spenti anche in piazza Pio XI, a due passi da via Torino, dove ha sede la Biblioteca Ambrosiana.

Commento: Andando avanti così Milano diventerà un'intera area pedonale, buona solo a fare passeggiatine il sabato pomeriggio.
Ma più avanti neanche quelle, perchè, man mano, anche i negozi e le altre attività commerciali finiranno per morire o trasferirsi, e la gente andrà a fare le passeggiate direttamente nei centri commerciali in periferia.
Ai nostri ecochic in giunta la cosa interesserà poco, ma le persone normali ne subiranno gravi conseguenze.
Il problema è che a Milano in troppi non hanno neanche il tempo di valutare le conseguenze a medio e lungo termine di codeste assurde misure, troppo impegnati a lavorare per mettere insieme, con sempre maggiore difficioltà, i soldi necessari per vivere.


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