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Domenica a piedi e in bici
ma d'ora in poi si cambia
Tanti in piazza, niente boom nei musei. La prossima sarà il 18 novembre, subito
dopo lo sciopero nazionale dei trasporti. Potrebbe saltare o diventare parziale.

Articolo del: 16/10/2012
Autore: ILARIA CARRA

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Archiviata la prima domenica a piedi d’autunno, spunta l’incognita per la prossima edizione. Il blocco è già fissato da mesi per il 18 novembre, ma lo sciopero nazionale dei trasporti di venerdì 16 novembre, rischia di creare troppi disagi ravvicinati ai milanesi. Così il Comune sta valutando il da farsi e, tra le ipotesi, c’è quella di restringere lo spegnimento dei motori alla sola Area C. La decisione verrà presa probabilmente venerdì, nella giunta. Il Comune non esclude di farla comunque il 18, magari con orari più corti, o addirittura di anticiparla all’11, evitando così ogni rischio.

Se si farà, sarà in ogni caso l’ultima dell’anno: l’amministrazione conta di saltare l’inverno e di riprendere l’iniziativa in primavera. Lo smog non c’entra, perché la giunta Pisapia ha sempre detto che con le domeniche a piedi non si cerca di abbassare l’inquinamento, ma di educare i cittadini all’uso di mezzi alternativi. Come la bici, protagonista della manifestazione solidale 'Vuoi la pace? Pedala', a cui ha partecipato il sindaco, assieme ad
altri 7mila ciclisti provenienti da 58 comuni dell’hinterland. Sono invece antismog i divieti regionali che scattano oggi: stop ai veicoli più inquinanti (benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1 e 2) a Milano e in altri 200 comuni lombardi più esposti. E da oggi via libera all’accensione delle caldaie, con il Comune che chiede ai condomini di mantenersi moderati con i gradi, almeno per ora, visto che il grande freddo non è ancora arrivato.

Il bilancio della giornata (sprazzi di sole, qualche goccia di pioggia) vede anche un multato ogni tre fermati: 2.400 controlli e 800 multe da 155 euro (circa il 20 per cento in meno rispetto alle mille elevate la scorsa edizione del 16 settembre). Dai dati disponibili (il Comune ha aggiornato i numeri fino alle 17) 13mila persone hanno visitato i musei civici. Nelle tre ore successive oltre mille persone sono entrate ai musei del Castello Sforzesco e altre 1.200 dalle 17 alle 18 al Museo del Novecento. Nella scorsa edizione erano state ben 24mila le presenze, fino alle 18. Insomma, non il boom che ci si aspettava, soprattutto data l’incertezza del tempo.

Su questo punto il Comune sottolinea che questa domenica c’erano più eventi all’aperto, e che l’orario dei musei per la prima volta era esteso alle 21.30. Anche i dati Atm non segnalano aumenti di passeggeri rispetto all’ultima edizione: più 30 per cento di media, come l’altra volta. Qualche problema si è verificato ad alcuni pannelli elettronici che informavano del blocco: alle 12.30 se n’è guastato uno al Ghisallo, e a seguire altri in zona Sempione. Guai da imputare al display (gestito da A2a) e al server (di Atm). Soddisfazione dal Comune sul blocco, per l’assessore al Tempo libero, Chiara Bisconti: «Un nuovo modo di intendere la domenica, entrato a far parte del dna dei cittadini».

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