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Ricarica tessera Atm Milano, la protesta di un cittadino che si è trovato ad affrontare una vera e propria ‘Odissea’

“Ma all’ATM, con i fior di consulenti che avranno, nessuno ha spiegato che basterebbe dare la possibilità di ricaricare sul sito??”

Articolo del: 08/10/2012


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Di seguito la protesta sbigottita che un cittadino, alle prese con la ricarica della tessera ATM, ha inviato alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it). “Effettuo il pagamento al bancomat indicando il numero della tessera – spiega il nostro lettore, – e in cambio ottengo un scontrino che serve per ricaricare la tessera stessa presso un parcometro o un ATM point ‘presente in alcune stazioni della metropolitana’. CHE COSA??? Lo faccio al bancomat proprio per non fare mezz’ora di fila all’ATM point e poi devo andarci lo stesso? Ma vi sembra una cosa normale? O devo forse vagare per la città in cerca di un parcometro?!?”. Nel dettaglio:



BUONGIORNO, ECCO LA MIA ODISSEA – “Buongiorno, invio la presente per segnalare quanto l’ATM sia nemica dei suoi passeggeri-clienti – spiega il signor D.D.B. –

- “Ai primi di settembre – prosegue – tramite il sito dell’azienda, ho richiesto la tessera per successivo abbonamento ai mezzi pubblici per conto di mia moglie. La procedura e’ stata semplice e la consegna a domicilio rapida, fin qui niente da dire.



LA RICARICA DELLA TESSERA E L’ARRIVO DEI PROBLEMI – “Venuto il momento di ricaricarla sono sorti i problemi – spiega il cittadino. – Per qualche motivo misterioso, infatti, gli abbonamenti sono sottoscrivibili on-line e i pagamenti per il rilascio della tessera con foto devono essere effettuati tramite carta di credito. TUTTAVIA, i successivi pagamenti per gli abbonamenti mensili, no. E perché? Troppo comodo??



LE RICARICHE, ECCO DOVE POTERLE EFFETTUARE – “A questo punto – prosegue il signor D.B.B., – gli abbonamenti si possono fare agli ATM point (spesso sovraffollati, in particolare ad inizio e fine mese), presso le macchinette automatiche delle stazioni della metropolitana, presso alcune edicole o tabaccherie o presso i bancomat dei numerosi sportelli di Unicredit Banca.



“HO ESEGUITO IL SERVIZIO AL BANCOMAT E HO OTTENUTO UNO SCONTRINO CHE MI HA RIMANDATO A UN ATM POINT O A UN PARCOMETRO!” – “Oggettivamente la cosa più comoda, per lo meno per me, è sembrava quella di ricaricare tramite bancomat – racconta ancora l’utente.

- “Al secondo sportello (visto che il primo non funzionava), effettuo il pagamento indicando il numero della tessera – aggiunge D.B.B. – e in cambio cosa ottengo? Un scontrino che serve per ricaricare la tessera stessa presso un parcometro o un ATM point ‘presente in alcune stazioni della metropolitana’!



“MA VI SEMBRA UNA COSA LOGICA!?” – “CHE COSA?? – si sfoga il cittadino. “Lo faccio al bancomat proprio per non fare mezz’ora di fila all’ATM point e poi devo andarci lo stesso?? Ma vi sembra una cosa normale?? O devo forse vagare per la città in cerca di un parcometro??

- “Rassegnato vado alla stazione di Lambrate e mi mandano a Loreto – prosegue nella sua ‘Odissea’ il nostro lettore. – A Loreto, entro dalla linea verde ma per andare all’ATM point non si può, bisogna entrare dalla rossa. Finalmente arrivo all’ATM point… e c’era, non scherzo, una fila di 30 metri per accedere agli sportelli.



“BASTEREBBE DARE LA POSSIBILITA’ DI RICARICARE ONLINE!” – “Ma all’ATM, con i fior di consulenti che avranno, nessuno ha spiegato che basterebbe dare la possibilità di ricaricare sul sito e si risparmierebbe tutto questo ad almeno 3/4 delle persone che ho visto in fila ? – esclama indignato il cittadino. – E, nel mio caso, visto che avrei fatto molto prima a ricaricare dal tabaccaio, perché attirarmi nella trappola del bancomat e mandarmi a fare comunque la fila come un bovino?



“MI ASPETTAVO QUALCOSA DI MEGLIO DALLA CITTA’ CHE ORGANIZZA EXPO” – “Perdonate lo sfogo – conclude il signor D.B.B., – ma dalla città che ha la pretesa di organizzare un Expo, francamente mi aspetto qualcosa di meglio. Porgo distinti saluti e (ridicolo!) vado a cercare un parcometro”.

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