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LUNEDì MATTINA ingorghi in via Turati e piazza della Repubblica
Area C, il ritorno: 40 mila ingressi in meno
Pisapia: non facciamo marcia indietro, il ticket è una conquista per la città. Problemi per la segnaletica

Articolo del: 18/09/2012
Autore: Armando Stella

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MILANO - Il traffico ha sbattuto sui Bastioni. Dove eravamo rimasti? Lì siamo tornati: 40 mila auto in meno nel centro storico della città, un totale di 90 mila passaggi sotto le telecamere dopo i picchi di settembre da 129 mila ingressi giornalieri. Il secondo tempo di Area C eredita e conferma il risultato della prima frazione: veicoli ridotti del 30 per cento. Ma, soprattutto, scava un solco ancora più profondo tra sostenitori e nemici del ticket. Il sindaco Giuliano Pisapia blinda il «suo» provvedimento: «Non facciamo marcia indietro - rilancia -. Vogliamo andare avanti e far sì che la stragrande maggioranza dei milanesi» consideri la congestion charge «una conquista per la città». Il centrosinistra è compatto: «Bentornata Area C». La Lega insorge e minaccia nuovi ricorsi legali: «Errare è umano, perseverare è diabolico. Il ticket è inutile contro lo smog». L'appunto della Uil: «Bisogna riprendere il confronto sul progetto». Critico Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Unione Confcommercio: «Senza il pedaggio gli affari dei negozi erano in crescita». Laconico il commento del comitato dei residenti «No Charge»: «Siamo ritornati al confino - protesta il portavoce Luca Scalmana -. Viviamo alla giornata in attesa delle ore d'aria serali». Pisapia: «Non torneremo più indietro»

Primo, nuovo giorno dell'Area C. Il Comune ha ripristinato ieri il sistema di controllo sulla Cerchia dei Bastioni dopo due mesi di intervallo giudiziario. Pedaggio da 5 euro fra le 7.30 e le 19.30; divieti per le auto inquinanti; tariffe agevolate per residenti (2 euro) e mezzi di servizio (3 euro); via libera ai veicoli ecologici. L'impatto del ticket s'è sentito soprattutto al mattino: code ai margini della Ztl, ingorghi sulla linea piazza della Repubblica-Turati (la più battuta), automobilisti smarriti, disorientati, appesi alle spiegazioni dei vigili urbani. A fine giornata, il risultato si assestava sulle statistiche del periodo gennaio-luglio (accessi al centro ridotti del 32-34 per cento rispetto all'ultima stagione di Ecopass). Soddisfatto l'assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran: «Nel primo lunedì con le scuole aperte Area C ha confermato la sua capacità di liberare le strade dalla morsa del traffico».

Il cervellone elettronico di Atm ha gestito un flusso enorme di dati e superato lo stress del debutto (un ticket attivato ogni 10-15 secondi). Il Comune non ha invece completato il lavoro di aggiornamento della segnaletica ai varchi: le tabelle di Area C riportano ancora le vecchie indicazioni sulla fascia oraria senza i giovedì-corti della cultura e dello shopping. Precisa il sindaco Pisapia: «In questi sei mesi valuteremo eventuali criticità. Il provvedimento è il frutto di un referendum popolare che noi avevamo il dovere di rispettare: è un impegno che manteniamo. I risultati dimostrano che Milano può diventare una città più vivibile».

Area C era stata congelata il 26 luglio su ordine del Consiglio di Stato (che aveva accolto la richiesta di sospensiva del garage di largo Corsia dei Servi). Il nuovo provvedimento prevede altri sei test, fino alla metà di marzo, ma la seconda vita del ticket potrebbe fermarsi anche prima: una decina di ricorsi attende il giudizio del Tar e la prima udienza è in calendario già per il 12 ottobre (l'appello dei «No charge»). Uno dei correttivi più importanti all'impalcatura del progetto, l'accordo con i garage del centro, sarà discusso domani dall'Associazione autorimesse: al momento la tariffa scontata non è disponibile. Dopodomani, infine, sarà inaugurato il primo Giovedì di Milano a ticket-ridotto: telecamere spente alle 18, musei civici gratuiti, apertura straordinaria in Triennale e alle Gallerie d'Italia, ingresso libero alla mostra di Picasso a Palazzo Reale.

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