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MILANO, VIGILI DI QUARTIERE: DEBUTTO TRA
LE POLEMICHE. PRESIDIANO IN COPPIA 84 ZONE

Articolo del: 11/04/2012
Autore: Michela Corna

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MILANO - Vigili di quartiere al via tra elogi e polemiche. Terminato il mese di sperimentazione, da ieri 372 ghisa (368 sul territorio e 4 a coordinare) presidiano gli 84 quartieri in cui è stata divisa la città, da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30. «Bisogna avere un maggiore controllo di Milano – ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia – e questo lo stiamo facendo con lo strumento che si è dimostrato in tutta Italia il più efficace per combattere la microcriminalità, ovvero i vigili di quartiere». Armati di palmare e ovviamente di pistola di ordinanza, si muovono sempre in coppia: in bici o a piedi nel centro, mentre nelle zone più difficili in macchina. Una pattuglia sicurezza sarà sempre a loro disposizione, mentre la radio sarà collegata con la centrale operativa attraverso un canale diretto. Saranno a contatto coi cittadini per segnalare ogni criticità, comprese le famiglie con particolari problemi o gli anziani bisognosi: sul sito del Comune un link per sapere dove trovarli nel proprio rione. «Sono una presenza fisica importante per contrastare la piccola criminalità», assicura l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che snocciola i dati del mese di sperimentazione: 21 arresti per reati predatori, di cui 11 per furti, anche grazie agli agenti di quartiere. E l’assessore promette tempi rapidi per «rifare» il guardaroba dei ghisa, dato che mancano le taglie delle divise. Presto un bando per acquistare i nuovi capi.
Terminati gli applausi, le polemiche dei sindacati: per il segretario Sulpm, Daniele Vincini, «l’addestramento doveva avvenire prima dell’attività in strada»; invecela settimana di formazione è slittata solo a maggio (il 7 e il 14). Mugugni anche fra colleghi, perché i vigili di quartiere, visti come dei Calimero, saranno esonerati dalla regolamentazione del traffico agli incroci, missione che invece spetterà, loro malgrado, agli agenti delle pattuglie. Non ultima, la polemica politica. Duro Riccardo De Corato (Pdl), che si chiede a cosa servano, visto che sono scesi di numero, «dai 500 annunciati a 350», che «non hanno abbigliamento completo» e che non «devono contrastare la microcriminalità». Perché dunque mandarli per strada? «Pisapia e Granelli li mandano allo sbaraglio, e questo mentre i milanesi lanciano l’allarme sicurezza. Questa dei 350 vigili di quartiere-assistenti sociali è un altra barzelletta di Pisapia».(ass)

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