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Non cala il traffico, cresce lo smog È la prova: Area C è solo una tassa

Articolo del: 31/03/2012
Autore: Marta Bravi

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Il Comune si toglie il velo e si smaschera da solo. Basta leggere la «sintesi dei risultati dei primi due mesi di area C» (disponibile on line) di Amat, l'Agenzia per la Mobilità ambiente e il territorio, per rendersene conto. Al paragrafo 3 «indici di traffico a Milano confronto gennaio e febbraio 2011 - 2012» si può infatti leggere: «nel mese di gennaio e di febbraio 2012 il traffico complessivo a Milano è risultato del 6% circa inferiore rispetto allo stesso periodo del 2011. La riduzione - si legge nel documento - non sembra connessa in modo significativo al provvedimento area C, essendo sostanzialmente analoga anche nel periodo precedete il 16 gennaio, data di avviamento del provvedimento; ciò non di meno il calo è leggermente maggiore nella fascia oraria di applicazione di Area C (-6,2%) rispetto a quanto registrato nell'intero arco della giornata (-5,8%)». Ma come? Non ci avevano spiegato che Area C, che ha cambiato natura rispetto a Ecopass, da pollution charge (tassa sull'inquinamento) a congestion charge (tassa sul traffico) era un provvedimento studiato per combattere il traffico? Così non pare, e non siamo noi a dirlo ma i «dati ricavati dal sistema di varchi elettronici che controlla tutti i transiti veicolari». In sostanza la media complessiva parla di una riduzione del 6,2%, in linea con i dati pre congestion charge.
Area C non impatta sul traffico verrebbe da dire. «Area C aveva come obiettivo - spiega Maria Berrini, presidente di Amat - la riduzione del traffico all'interno della Cerchia dei Bastioni e non su tutta la città. L'obiettivo è stato raggiunto visto che gli ingressi sono calati del 36% in media. Area C ha ridotto il traffico nella Cerchia, che rappresenta solo il 5% della superficie della città e non ha avuto l'effetto collaterale di far aumentare il traffico fuori, che invece è sceso». Ma era sceso anche prima del 16 gennaio... «Infatti, la diminuzione è costante». In effetti in centro gli ingressi sono nettamente diminuiti in media del 36% nelle 9 settimane di applicazione, con picchi che vanno dal -45% della prima settimana al - 26% dell'ottava.
Stesso discorso per lo smog. Il Pm10 continua a mantenersi sopra la soglia di attenzione, come è stato per la gran parte dell'inverno, tanto che si è dovuto ricorrere a misure straordinarie di blocco del traffico, che hanno avuto l'effetto nullo se non paradossale di alzare il livello delle polveri (le centraline Arpa parlano da sè»). Ma anche in questo caso il Comune che della lotta allo smog ha fatto il suo cavallo di battaglia, si è poi nascosto dietro il velo di Maia del taglio del traffico, per poi estrarre dal cilindro il black carbon, il componente più dannoso del pm10, contro cui Area C è efficace, come dimostrano le centraline che Amat ha installato dentro e fuori dalla Cerchia.
Intanto il Comune si prepara a incassare sedici milioni e mezzo solo per i primi due mesi: dovrebbero ammontare a 188.500 le contravvenzioni per le prime nove settimane, da 87 euro l'una. Questa almeno la stima che si può fare proiettando i dati delle contravvenzioni elevate nella prima settimana del provvedimento. Il Comune si tolga il velo: Area C cambia solo i conti di piazza Scala.

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