Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

Navigli, il progetto è pronto
da giugno l’isola permanente
Telecamere al posto dei pilomat, Ztl nelle vie adiacenti, dehors accanto alle case
il traffico sarà sempre vietato. D’accordo i commercianti. I residenti: traditi dalla giunta

Articolo del: 25/02/2012
Autore: ALESSIA GALLIONE

Vai all' articolo originale

Prove tecniche di isola permanente. Questa volta, dicono a Palazzo Marino, è arrivato il momento. Perché, dal prossimo giugno, i tavolini che tradizionalmente spuntano lungo i Navigli per i quattro mesi estivi potrebbero non essere più smontati. È questo l’obiettivo del Comune: partire con quella pedonalizzazione definitiva delle sponde di cui si discute da anni, ma che finora è stata sempre rimandata.

Ed è per studiare le nuove regole e sciogliere i nodi che ancora rimangono che a marzo partirà una sorta di cabina di regia a cui parteciperanno non solo l’amministrazione e i locali, ma anche i comitati dei residenti e associazioni culturali come l’Auditorium. Con alcune ipotesi già sul tavolo: la sostituzione dei pilomat — che oggi impediscono l’accesso a chi non abita in zona — con le telecamere; l’idea, per facilitare il parcheggio ai residenti, di trasformare in Ztl alcune strade a ridosso della futura isola come via Vigevano o via Argelati; i dehors da montare soltanto su un lato, quello a ridosso delle case.

Eccolo il piano per l’isola pedonale permanente dei Navigli. Sempre in vigore. «Ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette», spiega l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso. Che
aggiunge: «L’obiettivo, anche in vista della riqualificazione della Darsena e delle Vie d’acqua di Expo, è rendere vivibile e agibile la zona per tutti, residenti e frequentatori dei locali». È per cercare di condividere le nuove norme che nei prossimi mesi si riunirà uno speciale tavolo: il luogo di incontro sarà il 'duc' dei Navigli, il distretto del commercio il cui comitato esecutivo, per la prima volta, sarà aperto ai comitati. «Un modo — spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli — per dare voce alle loro richieste».

I problemi da risolvere sono chiari. A cominciare dalle misure 'strutturali': «Il prima possibile dovremo sostituire i pilomat con le telecamere — continua Granelli — . Questo permetterà anche ai vigili di essere liberati dai presidi agli accessi dell’isola in modo da svolgere altri compiti». La polizia locale ha iniziato una ricognizione dei possibili posti auto in più per i residenti. È questo uno dei punti più critici da risolvere.

Tra le possibili soluzioni c’è anche la trasformazione in Zona a traffico limitato di alcune strade limitrofe per creare un filtro ai motori. Per gli avventori dei locali, invece, si sta studiando un’altra possibilità: i parcheggi di interscambio di Romolo e Famagosta verrebbero sfruttati meglio e, in accordo con i gestori, si sta ipotizzando un servizio navette e, magari, un biglietto 'speciale' che darebbe il diritto a sconti sulle consumazioni.

«Sono buone idee — dice Alfredo Zini dell’associazione che riunisce bar e ristoranti — . Vogliamo l’isola permanente perché crediamo in una città più viva, ma vogliamo far capire ai residenti che non siamo quelli che creano solo disagi». Perché loro, i comitati degli abitanti, continuano a protestare. L’isola definitiva non la vogliono: «È già dura gestire tre o quattro mesi, figuriamoci cosa succederebbe tutto l’anno — dice Anna Brala — Questa giunta non sta mantenendo le promesse». Il presidente di zona 6 Gabriele Rabaiotti cerca di mediare: «Sono consapevole delle difficoltà dei residenti, ma sono convinto anche che serva uno sforzo per arrivare a regole che da un lato riducano gli impatti negativi e i conflitti e dall’altro valorizzino la zona».

Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!