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Area C, nella Cerchia dei Bastioni
mezzi pubblici più veloci del 15%
Gli autisti sono addirittura costretti a rallentare per non arrivare in anticipo alle fermate
Soddisfatto il sindaco Pisapia: "Anch'io sto imparando a comportarmi da ecologista"

Articolo del: 01/02/2012
Autore: ILARIA CARRA

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Tram e autobus più veloci, fino al 15 per cento in più rispetto a prima, ma solo dentro la Cerchia. Al di fuori, tutto uguale a prima. Segno, anche, che il traffico all’esterno della zona protetta non è cambiato di molto dopo l’introduzione del ticket. Dal suo debutto Area C ha accelerato i mezzi pubblici. Con un calo medio del traffico di oltre il 30 per cento, in mezzo a strade più libere tranvieri e autisti vanno via lisci. È con lo studio di Amat, l’Agenzia per la mobilità del Comune, che si è voluto testare l’effetto C sulle velocità commerciali del trasporto pubblico di superficie.

L’indagine, basata sui dati del sistema di monitoraggio dei mezzi, analizza 22 linee tra tram e autobus che attraversano la Ztl. E incrocia i dati di tre periodi: era Ecopass (8-10 novembre 2011), pre Area C (10-12 gennaio) e post (17-19 gennaio). È da questo raffronto che spicca come la fascia di punta del mattino abbia avuto più benefici: se la rapidità di tutti i mezzi, dalle 7.30 alle 19.30, è aumentata del 3,2 per cento (rispetto al pre Area C) e del 9,2 per cento (rispetto allo scorso novembre) è tra le 8 e le 10 che si viaggia l’8 per cento più veloci (con una punta del 10 tra le 8 e le 9) e persino del 12 rispetto all’era Ecopass. Cifra che sale ancora di più se si considerano soltanto gli autobus: più 15 per cento il guadagno nell’ora di punta del mattino.

Area C sta funzionando. Ed è uno strumento
«non educativo» ma con cui «dare un esempio», come ha detto il sindaco al Politecnico: «La sua prospettiva è far diminuire i disagi e aumentare i vantaggi — ha spiegato Giuliano Pisapia — da imposizione diventi una convinzione». Un percorso vincente: «Ce la stiamo facendo — sostiene il sindaco — basta guardare la linea 1: ogni mattina tengo acceso apposta il cellulare, sto vivendo questa prova con un patema d’animo incredibile». Poi, una confessione da “pentito”: «Non sono sempre stato ecologista, anch’io sto imparando», ha detto ricordando i 50 metri fatti in auto da via Podgora a via Fontana. Più in dettaglio: nelle ore di punta del mattino l’incremento è dell’11,4 per cento (rispetto a novembre) e del 9,8 per cento (rispetto a pre Area C). La sera l’aumento è del 9,1 per cento (novembre 2011).

Cresce la velocità: tra le 17 e le 19 sale a 10,1 chilometri orari (contro i 9,2 di tre mesi fa). Quattro le linee flash che hanno avuto un aumento più forte: il 24 (più 14 per cento), la 50 (più 14 rispetto a tre mesi fa), la 55 (più 11,5 rispetto a pre ticket) e la 77 (più 25 per cento). La velocità è calcolata tra la percorrenza, il carico e scarico dei passeggeri e la sosta ai semafori. Ed è sul terzo elemento che Amat consiglia un intervento: allungare il verde dei semafori per i mezzi (come accade sulla 90-91, da estendere all’asse MonforteSan Babila e sulla Cerchia dei Navigli). E di rivedere «il programma di esercizio»: Atm dovrà cambiare gli orari per non vanificare l’aumento della velocità. Oggi, difatti, capita che gli autisti rallentino per non arrivare troppo in anticipo sulle tabelle di marcia.

Per l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, «Area C migliora la velocità commerciale dei mezzi di superficie: più puntualità e in prospettiva più corse». Al di fuori di Area C, invece, c’è un calo della velocità dello 0,1 per cento: per i tecnici, insignificante.

Commento: Analizziamo un po' meglio questi dati, di cui l' amministrazione Pisapia pensa di potersi vantare.
Innanzi tutto si dice che sono riferiti solo all' Area C. Considerando che essa corrisponde ad una piccola frazione della città, è evidente che i numeri forniti perdono moltissimo di valore. E' come dire che un dato autobus va del 15% più veloce, ma solo su un quarto (ma in realtà meno, naturalmente) del suo percorso. In totale, andrà perciò più veloce solo del 3,8% (in un' ipotesi irrealisticamente ottimista). Un grande risultato!!!
Ma anche ammettendo che ci interessi solo la zona del centro (chi se ne frega di tutto il resto della città...), un aumento della velocità del 15% (la punta più alta dei valori riportati, significa che se prima bisognava aspettare 10 minuti, adesso bisogna aspettare 8 minuti e mezzo. Non è che cambi tanto la vita! Anche perchè questo è il valore di punta.
Io, sinceramente, più che altro mi vergognerei, di risultati simili. Se si vuole pretendere che a Milano i mezzi pubblici arrivino a poter rappresentare una valida alternativa per chi entra in città in auto, allora sono ben altri i cambiamenti che servono! Considerando che ogni giorno entrano in auto a Milano ca. 600000 veicoli privati, anche assumendo che ogni auto trasporti una sola persona, ciò equivale a ca. 7500 autobus pieni. Poichè le corse dell' ATM sono nell' ordine di 23000 al giorno, trasferire sui mezzi pubblici tutte le persone che vengono in auto, significherebbe dover quasi raddoppiare il numero delle corse, cioè a dimezzare i tempi di attesa fra una corsa e l' altra.
Diminuzioni del tempo di attesa medio di max 3,8% (ma in realtà molto meno, perchè la parte di corse che si svolge nell' Area C è molto minore del 25% e il 15% è la punta raggiunta, un valore più realistico potrebbe essere intorno all' 1%), significa che non è cambiato sostanzialmente nulla.
Questo, peraltro, senza tenere conto del fatto che delle zone fuori dall' Area C non si dice nulla. E' altamente probabile, se non certo, che fuori da essa una parte del vantaggio guadagnato vada perso, dato che intorno all' Area C il traffico è invece aumentato.
In aggiunta, bisogna anche considerare che la metropolina è stata portata alle sue massime capacità. In questo modo il sistema è però diventato più fragile, e non è un caso che da quando è stata introdotta l' Area C si non verificati svariati problemi.
Infine, allargando l' analisi, bisogna considerare che ciò che conta, per il tessuto socioeconomico, non è la velocità media degli spostamenti coi mezzi pubblici, ma quella media totale. Se per far andare i mezzi pubblici più veloci del 1%, molti cittadini devono raddoppiare il tempo che gli serve per andare al lavoro, allora è evidente che nel complesso non c' è nessun guadagno, ma anzi solo una perdita!
Insomma, come previsto, tanti costi, tanti disagi e nessun vantaggio.


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