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Negozianti, lo stop è una mazzata e la sinistra li beffa: «Basta strilli»

Articolo del: 11/12/2011
Autore: Marta Bravi

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La lenta e inesorabile crescita del Pm10 fa salire anche la temperatura dello scontro politico. Con la sinistra radicale che se la prende con i commercianti, l'assessore regionale al Commercio che attacca Palazzo Marino, l'assessore all'Ambiente della Provincia contro il collega Maran, il capogruppo del PdL che si scaglia contro il sindaco.
Oltre il danno (per i commercianti) e i disagi per cittadini, la beffa (l'aumento dei livelli di veleni nell'aria, che hanno sfondato la soglia di attenzione). Va all'attacco dei commercianti, che in tempi di crisi denunciano il dimezzamento degli incassi in uno dei week end più importanti dell'anno, Luca Gibillini, consigliere comunale di Sel: «I Commercianti stanno dando il peggio di s´ in queste settimane. Emergenza smog. Prima misura urgente: non si tengano aperte le porte dei negozi per non disperdere calore. Alcuni negozianti le tengono aperte, litigano con i vigili, alcuni prendono le multe. Ora il blocco del traffico. Non si respira. L'inquinamento nuoce alla salute di tutte e di tutti. Due giorni per tornare a respirare. E i commercianti? Urlano e strillano, secondo loro non si doveva fare, non serviva, loro devono lavorare. Come se non dovessero loro e noi respirare. Che ci piaccia o no - ricorda Gibillini - la stragrande parte dei milanesi hanno votato a favore di una Congestion Charge. Importante, severa, che permetta a tutti di vivere in una città con meno traffico, meno congestionata».
A difesa del mondo economico scende in campo l'assessore regionale al Commercio Stefano Maullu, che bolla come «disastroso» il blocco, «un danno all'economia della città e un disagio notevole per i milanesi. È paradossale - fa notare - che il Comune annunci trionfalmente il successo degli Oh bej oh bej proprio quando Confcommercio denuncia di aver perso almeno il 25 per cento in due giorni a causa di questa ordinanza scellerata».
Dalla Provincia non si stancano di sostenere la necessità, nella lotta all'inquinamento, di una strategia «metropolitana». Che fine ha fatto la visione collegiale e la tanto sbandierata condivisione del metodo cui inneggiava Pisapia solo una settimana fa? «I valori di Pm10 tutti al di sopra del limiti confermano, ancora una volta - osserva Cristina Stancari, assessore all'Ambiente di palazzo Isimbardi - che per combattere lo smog è necessario operare in sinergia con decisioni comuni e condivise in tutta l'area metropolitana. Fughe in avanti dettate da scelte ideologiche non solo non producono effetti, ma rischiano in più di creare maggiori disagi». L'antidoto al solipsismo degli arancioni? «Mercoledì al tavolo dei sindaci proporremo un protocollo d'intesa che, in caso di emergenza, possa essere applicato immediatamente e su larga scala, nell'ottica della Città metropolitana».
«Se il sindaco è serio tenga in considerazione i numeri, che parlano di un netto aumento delle polveri sottili e chieda scusa alla città - è l'appello che arriva dal capogruppo del PdL Carlo Masseroli- istituisca un tavolo scientifico che permetta di prendere provvedimenti non ideologici, ma effettivamente utili».
Indifferente alle polemiche e soprattutto alle centraline Arpa, l'assessore all'Ambiente Pierfrancesco Maran (nella foto): «Ringrazio i milanesi che hanno saputo fare fronte a piccoli disagi dovuti al blocco del traffico, un'azione necessaria per un grande obiettivo: la battaglia per combattere lo smog».

Commento: Maran è un asino, finito lì per caso! Torni a scuola!

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