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Lo smog molla, Pisapia no: a Milano tutti a piedi
Arriva l’ordinanza che ferma tutto. Il Pm10 è sotto il livello di guardia? Il nuovo nemico è il biossido.

Articolo del: 08/12/2011
Autore: Chiara Campo

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Non basta che il Pm10 sia sceso, finalmente, sotto i livelli d’allarme. Martedì le centraline di via Senato segnavano 40 microgrammi al metro cubo.
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Non basta la rivolta dei commercianti e dei tanti milanesi che aspettavano il Ponte per gli acquisti di Natale ingombranti o per impegni fuoriporta. Il sindaco ieri pomeriggio ha confermato il blocco totale del traffico in città domani e sabato, dalle 10 alle 18. Da Palazzo Isimbardi ancora ieri mattina è partito l’ultimo appello a una retromarcia, il presidente Guido Podestà e l’assessore Cristina Stancari, «siamo già sotto soglia, che senso ha proseguire? Non si può avere un approccio ideologico ma pragmatico. Quando c’è un ponte c’è già meno traffico ed è un momento vitale per i negozi. É una misura inutile alla luce dei nuovi dati e illogica per i danni che avrà sul commercio».

Ma Giuliano Pisapia tira dritto e sventola il nuovo nemico dell’aria. A fronte del calo del pm10 martedì, «l’Arpa ha registrato un pericoloso sforamento dei valori di allarme del biossido di azoto, un forte irritante delle vie polmonari». Conferma dunque l’ordinanza firmata martedì sera: stop alle auto salvo quelle elettriche, moto e scooter per le due giornate e scuole chiuse. Le deroghe sono quelle dell’ultima domenica a piedi, possono circolare evitando la multa da 155 euro le auto con tre persone a bordo, un sistema per incentivare il car pooling tutto l’anno. Fino a domenica i negozi potranno allungare l’apertura a mezzanotte.

Continuerà fino al 23 dicembre invece il divieto di circolazione ai diesel Euro 3 senza filtro, l’obbligo di abbassare di un grado i riscaldamenti in casa e negli uffici, rischiano la multa i negozi che tengono aperte le porte d’ingresso. E il Comune anticipa un piano straordinario di lavaggi strade. Nei due giorni di sto Atm rafforza al massimo la circolazione sulla M1 e aggiunge 210 corso sulla linea 2 e 3. Arrivano a circa 500 in più rispetto a un giorno feriale con il potenziamento dei mezzi di superficie.

L’emergenza smog tiene sveglio il sindaco, «non dormo la notte» ha ammesso ieri dal palco del Dal Verme nel suo discorso alla città, e come una replica a distanza alla Provincia spiega che ha sentito tecnici ed esperti, «con umiltà, sgombrando la mente da facili slogan e ideologie, ho provato a capire quale fosse la soluzione migliore per pulire l’aria. E ho capito che ci vorrà tempo e serviranno misure strutturali ma bisogna iniziare e quindi scusatemi se vi costringo a passare qualche giorno a piedi, anche se la speranza è l’ultima a morire». Un passaggio che sembrava lo spiraglio della retromarcia. «Stiamo monitorando i dati ora per ora - ha ammesso a fine cerimonia - se il Pm10 scende la conseguenza è ovvia». Ma in giornata è arrivata la conferma del blocco.

«Abbiate fiducia spazzeremo l’aria sporca dal cielo di Milano» è la promessa di Pisapia, che richiama gli slogan della campagna elettorale ma si sbilancia oltre, perchè «Lçndra ci ha messo 10 anni per pulire le acque del Tamigi e noi vogliamo metterci molto meno per cancellare lo smog». Il blocco di Pisapia sotto Natale, sintetizza invece il capogruppo Pdl Carlo Masseroli, «per le piccole imprese è uno schiaffo più forte delle tasse del governo Monti. Quelle speriamo che servano. Sappiamo già invece, e lo sa anche il sindaco, che lo stop di due giorni è utile solo a molestare chi lavora».

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