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L'EMERGENZA INQUINAMENTO
Smog, mille controlli e 38 multe
ma lo stop agli Euro 3 non basta
Diffidati dalla polizia locale gli esercenti di 20 negozi del centro che avevano le porte spalancate
I Genitori antismog annunciano un ricorso al Tar: "Interventi omissivi dalla Regione Lombardia"

Articolo del: 02/12/2011
Autore: ILARIA CARRA

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I divieti antismog non arrestano la serie nera dell’inquinamento. Mercoledì la centralina del Verziere, in centro, ha registrato 115 microgrammi di Pm10: leggermente meglio dei 135 di martedì ma comunque ben oltre il doppio dei 50 consentiti. Così in città si è arrivati a diciotto giorni di fila di smog fuorilegge. Qualche speranza è appesa alla perturbazione prevista oggi: una pioggerella passeggera che potrebbe aiutare a ripulire un po’ il cielo ma non a uscire dall’emergenza. Intanto, rispondendo agli ambientalisti e ai referendari scesi in piazza ieri contro «l’inerzia» del Comune, il sindaco Pisapia ribadisce la linea sostenuta nell’intervista a Repubblica: «Tutti gli studi dimostrano che ogni intervento, anche se minore rispetto ad altri, è più efficace se viene esteso». A proposito: ieri, a Milano e agli Comuni che applicano l’ordinanza, si sono aggiunti Lacchiarella e Rosate, portando il totale a 46.

I divieti di circolazione per i diesel Euro 3 — i privati dalle 8,30 alle 18, i commerciali dalle 7,30 alle 10 — e il grado in meno di riscaldamento in case ed edifici pubblici varranno ancora oggi, poi nel weekend saranno sospesi per ricominciare lunedì e martedì. Palazzo Marino ha fornito alcune cifre sul primo giorno, mercoledì: cento pattuglie dei vigili in strada, 936 controlli, 38 multe da 155
euro. Solo ieri è invece iniziata la verifica del divieto, per i negozi, di tenere spalancate le porte d’ingresso: otto vigili hanno perlustrato via Dante, corso Vercelli, Vittorio Emanuele e Buenos Aires e, nella prima parte della giornata, hanno diffidato 20 trasgressori. Visto che è un divieto mai applicato prima, l’ordine dall’alto era più volto alla dissuasione, più avanti si vedrà.

Intanto una cinquantina di ambientalisti ha manifestato davanti a Palazzo Marino («Sul ponte sventola bandiera grigia» lo slogan) con i promotori dei referendum: «L’unica strada percorribile — ribadisce il presidente del comitato Edoardo Croci, con Enrico Fedrighini e Marco Cappato — è accelerare sulle misure strutturali previste dai referendum, come aumentare i veicoli sottoposti a tariffa». I Genitori antismog annunciano un ricorso al Tar, ma contro la Regione: «Si accerti l’inadempimento nella pianificazione degli interventi sull’aria». In piazza anche Italia Nostra, Ciclobby, i comitati dei pedoni.

Legambiente, con il vicepresidente nazionale Andrea Poggio, se la prende con la Provincia: «Se bloccasse gli Euro 3 diesel sulle sue strade raddoppierebbe l’efficacia dei divieti». La replica è del presidente Guido Podestà: «Sarebbe inutile, le concentrazioni sono negli abitati. Esistono misure strutturali che danno risultati migliori ma ci vogliono anni e risorse che il Paese non ha». Rilancia la polemica il Pdl: «Gli ambientalisti sbagliano ad accusare Pisapia di scarso decisionismo — ironizza il capogruppo in Comune, Carlo Masseroli — il sindaco invece ha deciso: aspetterà che piova».

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