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Podestà: «Avanti insieme
E la Regione sia della partita»
Il presidente della Provincia: «E' inaccettabile che qualcuno, in questo caso Milano, decida per tutti».

Articolo del: 27/11/2011


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[Esplora il significato del termine: L’intervista Podestà: «Avanti insieme E la Regione sia della partita» Il presidente della Provincia: «E’ inaccettabile che qualcuno, in questo caso Milano, decida per tutti». Non è un po’ tardi per mettersi a concertare? Le polveri sottili sono fuorilegge dal 13 novembre, presidente Podestà... «Io predico da sempre la necessità d’un confronto largo. Anche il primo sondaggio svolto tra i sindaci dell’area metropolitana ha dato un risultato chiaro: l’80 per cento dei Comuni pretende soluzioni condivise». A parole, da anni, senza mai applicarle. «Le assicuro: nessuno si rifiuta d’intervenire contro lo smog. Tutti ci rendiamo conto della gravità dell’emergenza. E però è inaccettabile che qualcuno, in questo caso Milano, decida per tutti». Guido Podestà, 64 anni, già eurodeputato berlusconiano e coordinatore lombardo degli azzurri, presidente della Provincia dal 2009, è il coprotagonista della trattativa sui divieti al traffico: «Con il sindaco Pisapia abbiamo riaffermato metodo e percorso. Avanti insieme, in ottica metropolitana». E la Regione? Il governatore Formigoni non è il grande assente di stagione? «Inviteremo al tavolo un rappresentante della Regione, anche perché la Provincia ha solo funzione di coordinamento, non ha l’autorità d’imporre niente». Chiede un passo avanti dal Pirellone? «È importante che sia della partita». Come valuta la retromarcia di Milano sull’ordinanza d’emergenza antismog? «Il Comune era un po’ all’angolo, isolato, ma non credo sia il momento di sollevare polemiche. Ora c’è un’intesa. E la piena consapevolezza che sia giusto e utile indicare strumenti che abbiano un supporto largo». Quali strumenti considera efficaci e sopportabili dal sistema di trasporti milanese? «Dobbiamo trovare un equilibrio tra il diritto alla salute, a lavorare, a muoversi, a portare i figli a scuola, ad attraversare un territorio in cui le ferrovie e le metropolitane per i pendolari sono carenti nello sviluppo e molto costose da realizzare. Vedremo». Lei sponsorizza le targhe alterne? «È una soluzione proponibile, che può ridurre le auto di un terzo: ma ci faremo guidare dai tecnici e ascolteremo i sindaci, senza improvvisare. Nei prossimi giorni, poi, lanceremo un altro sondaggio: chiederemo ai cittadini quali misure ritengono ]

L'intervista

Podestà: «Avanti insieme
E la Regione sia della partita»

Il presidente della Provincia: «E' inaccettabile che qualcuno, in questo caso Milano, decida per tutti».

Non è un po' tardi per mettersi a concertare? Le polveri sottili sono fuorilegge dal 13 novembre, presidente Podestà...
«Io predico da sempre la necessità d'un confronto largo. Anche il primo sondaggio svolto tra i sindaci dell'area metropolitana ha dato un risultato chiaro: l'80 per cento dei Comuni pretende soluzioni condivise».

A parole, da anni, senza mai applicarle.
«Le assicuro: nessuno si rifiuta d'intervenire contro lo smog. Tutti ci rendiamo conto della gravità dell'emergenza. E però è inaccettabile che qualcuno, in questo caso Milano, decida per tutti». Guido Podestà, 64 anni, già eurodeputato berlusconiano e coordinatore lombardo degli azzurri, presidente della Provincia dal 2009, è il coprotagonista della trattativa sui divieti al traffico: «Con il sindaco Pisapia abbiamo riaffermato metodo e percorso. Avanti insieme, in ottica metropolitana».

E la Regione? Il governatore Formigoni non è il grande assente di stagione?
«Inviteremo al tavolo un rappresentante della Regione, anche perché la Provincia ha solo funzione di coordinamento, non ha l'autorità d'imporre niente».

Chiede un passo avanti dal Pirellone?
«È importante che sia della partita».

Come valuta la retromarcia di Milano sull'ordinanza d'emergenza antismog?
«Il Comune era un po' all'angolo, isolato, ma non credo sia il momento di sollevare polemiche. Ora c'è un'intesa. E la piena consapevolezza che sia giusto e utile indicare strumenti che abbiano un supporto largo».

Quali strumenti considera efficaci e sopportabili dal sistema di trasporti milanese?
«Dobbiamo trovare un equilibrio tra il diritto alla salute, a lavorare, a muoversi, a portare i figli a scuola, ad attraversare un territorio in cui le ferrovie e le metropolitane per i pendolari sono carenti nello sviluppo e molto costose da realizzare. Vedremo».

Lei sponsorizza le targhe alterne?
«È una soluzione proponibile, che può ridurre le auto di un terzo: ma ci faremo guidare dai tecnici e ascolteremo i sindaci, senza improvvisare. Nei prossimi giorni, poi, lanceremo un altro sondaggio: chiederemo ai cittadini quali misure ritengono "accettabili"».

Il divieto di circolazione per gli Euro 3 diesel in tutta la provincia è una «misura accettabile»? Ferma circa 241 mila veicoli.
«Valuteremo. Io distinguerei tra i mezzi di servizio - artigiani, commercianti - e gli altri. Ma dobbiamo integrare e potenziare alcune linee di forza del trasporto pubblico».

E con quali soldi? Le prossime manovre economiche introdurranno solo tagli .
«Gli investimenti Expo pesano enormemente sulle regole del patto di stabilità. Abbiamo ottenuto dal governo una deroga per il 2012 e per di più parziale: una deroga totale ci aiuterebbe a recuperare le risorse per affrontare l'emergenza ambientale e sanitaria, o quanto meno per non tagliare i servizi attuali».

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