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il voto del Parlamentino. Il progetto interessa un'area dove vivono 2.300 famiglie
Pronto il piano della Zona centro:
le auto non potranno superare i 30 all'ora
La nuova area non creerà disagi alla circolazione dei mezzi pubblici (quattro tram e un bus)

Articolo del: 24/11/2011
Autore: Paola D'Amico

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[Esplora il significato del termine: il voto del Parlamentino. Il progetto interessa un’area dove vivono 2.300 famiglie Pronto il piano della Zona centro: le auto non potranno superare i 30 all’ora La nuova area non creerà disagi alla circolazione dei mezzi pubblici (quattro tram e un bus) MILANO - «Zona 30» in centro storico: si parte. Il primo fazzoletto di città che sarà interessato dalle misure pro pedoni è l’area Missori-Torino, quel triangolo compreso tra via Torino-Cesare Correnti, corso Italia-Mazzini e il tratto della cerchia dei Navigli De Amicis-Molino delle Armi. Una zona ad alta concentrazione di negozi (273) e uffici (624), scuole, luoghi di culto, istituti. Al cui interno vivono 2.300 famiglie. La commissione Mobilità di zona 1 ha completato lo studio nei tempi promessi prima dell’estate, quando erano stati definiti i criteri per la selezione delle strade «slow»: sede stradale inferiore a 6 metri; strada a senso unico; presenza di marciapiedi di ridotte dimensioni e di scuole, università, uffici pubblici, centri anziani o per disabili, ospedali, giardini e campi gioco; strade connesse a zone a traffico limitato (Ztl), o a vocazione commerciale. Stasera il documento sarà discusso pubblicamente. Il primo, perché a ruota altri triangoli di Centro diventeranno «isole» urbane, anticipa il presidente del parlamentino Fabio Arrigoni. Non mancherà il coinvolgimento della cittadinanza, a cominciare dai bambini, che prima di altri potrebbero trarre vantaggio dal riequilibrio del rapporto auto-pedoni. Con un concorso di idee utile alla creazione di varchi d’ingresso, rialzi della strada, colori differenti della pavimentazione, piantumazione e ampliamento di qualche marciapiedi, posizionamento di panchine che rendano piacevole il passaggio, stalli per favorire la sosta e l’uso della bicicletta. Lungo l’elenco delle strade che saranno interessate da questa rivoluzione di sapore decisamente nordico: Crocefisso, della Chiusa, Wittgens, privata Del Don, Disciplini, Cornaggia, San Vito, Amedei, della Palla, Olmetto, dei Piatti, Stampa, San Vito, Celestino IV, Urbano III, Santa Maria Valle (vicolo e via). L’istituzione della Zona 30 (oggi già in vigore in minuscole aree a traffico limitato come corso Garibaldi), secondo questo studio, non creerà disagi alla circolazione dei mezzi pubblici (quattro tram e un bus). Anzi. In prospettiva, si prevede una riduzione del traffico che «potrebbe portare addirittura all’utilizzo della cerchia dei Navigli come asse di scorrimento prevalentemente per mezzi pubblici - suggeriscono i consiglieri della commissione -, favorendo l’indicazione di una nuova configurazione dell’area». Inizia la discussione e, intanto, la mappatura di nuove porzioni di centro a misura di pedone prosegue. I cittadini sono chiamati a dare il loro contributo. Tutti possono candidare a Zona 30 una via. Il Cdz andrà a vederle, una ad una.]

il voto del Parlamentino. Il progetto interessa un'area dove vivono 2.300 famiglie

Pronto il piano della Zona centro:
le auto non potranno superare i 30 all'ora

La nuova area non creerà disagi alla circolazione dei mezzi pubblici (quattro tram e un bus)

MILANO - «Zona 30» in centro storico: si parte. Il primo fazzoletto di città che sarà interessato dalle misure pro pedoni è l'area Missori-Torino, quel triangolo compreso tra via Torino-Cesare Correnti, corso Italia-Mazzini e il tratto della cerchia dei Navigli De Amicis-Molino delle Armi. Una zona ad alta concentrazione di negozi (273) e uffici (624), scuole, luoghi di culto, istituti. Al cui interno vivono 2.300 famiglie. La commissione Mobilità di zona 1 ha completato lo studio nei tempi promessi prima dell'estate, quando erano stati definiti i criteri per la selezione delle strade «slow»: sede stradale inferiore a 6 metri; strada a senso unico; presenza di marciapiedi di ridotte dimensioni e di scuole, università, uffici pubblici, centri anziani o per disabili, ospedali, giardini e campi gioco; strade connesse a zone a traffico limitato (Ztl), o a vocazione commerciale. Stasera il documento sarà discusso pubblicamente. Il primo, perché a ruota altri triangoli di Centro diventeranno «isole» urbane, anticipa il presidente del parlamentino Fabio Arrigoni. Non mancherà il coinvolgimento della cittadinanza, a cominciare dai bambini, che prima di altri potrebbero trarre vantaggio dal riequilibrio del rapporto auto-pedoni.

Con un concorso di idee utile alla creazione di varchi d'ingresso, rialzi della strada, colori differenti della pavimentazione, piantumazione e ampliamento di qualche marciapiedi, posizionamento di panchine che rendano piacevole il passaggio, stalli per favorire la sosta e l'uso della bicicletta. Lungo l'elenco delle strade che saranno interessate da questa rivoluzione di sapore decisamente nordico: Crocefisso, della Chiusa, Wittgens, privata Del Don, Disciplini, Cornaggia, San Vito, Amedei, della Palla, Olmetto, dei Piatti, Stampa, San Vito, Celestino IV, Urbano III, Santa Maria Valle (vicolo e via).

L'istituzione della Zona 30 (oggi già in vigore in minuscole aree a traffico limitato come corso Garibaldi), secondo questo studio, non creerà disagi alla circolazione dei mezzi pubblici (quattro tram e un bus). Anzi. In prospettiva, si prevede una riduzione del traffico che «potrebbe portare addirittura all'utilizzo della cerchia dei Navigli come asse di scorrimento prevalentemente per mezzi pubblici - suggeriscono i consiglieri della commissione -, favorendo l'indicazione di una nuova configurazione dell'area». Inizia la discussione e, intanto, la mappatura di nuove porzioni di centro a misura di pedone prosegue. I cittadini sono chiamati a dare il loro contributo. Tutti possono candidare a Zona 30 una via. Il Cdz andrà a vederle, una ad una.

Commento: Un' altra misura che incremeterà le emissioni (ammesso che abbia qualche effetto, visto che in molte strade si va già, in molti casi, non oltre i 30km all' ora).
Come può verificare chiunque abbia il computer di bordo sulla propria auto (non sono necessari studi di enti blasonati), a 30 all' ora il consumo medio è più alto che a 40-60 all' ora.
Come mai? Perchè a 30 all' ora il motore dovrebbe andare sotto il minimo, con le marce più alte. In altre parole, si aggiunge anche il consumo per tenere acceso il motore. Se appare strano che andando più lenti si consuma di più, basta considerare che il consumo, stando fermi (velocità pari a zero), sale all' infinito!


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