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Smog, ticket aziendali per usare gratis i mezzi

Articolo del: 13/02/2011
Autore: Maria Sorbi

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Assieme ai buoni pasto, le aziende potrebbero presto consegnare ai dipendenti anche i buoni trasporto: un blocchetto di ticket da spendere ogni mese sui mezzi pubblici. L’idea arriva dai 300 mobility manager delle aziende lombarde, incaricati di studiare soluzioni «ecologiche» per gli spostamenti casa-lavoro dei pendolari. Con il bonus per tram, bus, treni e abbonamenti alle biciclette a noleggio, si cercherà di convincere chi si muove ogni giorno a lasciare a casa l’auto, proponendo un notevole risparmio sulle spese di trasporto. Come rimedio anti smog e anti traffico, i manager della mobilità chiedono anche di incentivare il telelavoro da casa e di aumentare il numero dei parcheggi di interscambio per ridurre il numero dei mezzi privati in città.
Il pacchetto di proposte è stato snocciolato durante il tavolo di confronto convocato al Pirellone per impostare un piano contro l’inquinamento che vada oltre l’emergenza Pm10 di queste settimane. «Siamo convinti che la lotta allo smog - commenta l’assessore all’Ambiente Marcello Raimondi - passi anche da una limitazione dell’auto privata per compiere gli spostamenti casa-lavoro». Nei prossimi giorni si entrerà nel merito del progetto dei voucher dei trasporti e si cercherà di capire come realizzare l’iniziativa. Parallelamente la Regione intende proseguire sulla strada dell’abbonamento unico «per utilizzare - precisa l’assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo - in maniera più pratica l’offerta di mobilità».
Anche la Provincia di Milano, una volta terminato l’sos, intende promuovere iniziative che favoriscano l’uso dei mezzi pubblici, compresi quelli alternativi che sfruttano le vie navigabili. E programmerà premi per chi viaggia pulito. Per ora però, per far fronte all’emergenza, non può far altro che emanare divieti: da martedì scatterà il limite di 70 km all’ora sulle strade provinciali e sulle tangenziali. Il divieto di premere sull’acceleratore proseguirà almeno per una decina di giorni. Nei primi giorni di divieto ci saranno i controlli da parte dei vigili ma si metterà in atto una politica di tolleranza. Poi cominceranno le multe. Podestà invierà una lettera al prefetto e ai concessionari autostradali per chiedere di applicare il limite di velocità anche sulle autostrade. E inviterà i sindaci dell’hinterland a fare altrettanto nelle strade di loro competenza.
La misura anti smog andrà a integrare i provvedimenti all’interno della città, dove prosegue nella cerchia dei Navigli il blocco delle auto che solitamente pagano Ecopass. Per revocare il divieto bisognerà inanellare tre giorni consecutivi con le polveri sottili entro i limiti di tolleranza. Anche la Provincia di Milano fa scattare i limiti sulle caldaie, come già da un paio di settimane accade a Milano: e lancia l’appello ai sindaci perchè facciano la stessa cosa nei comuni.
Non ci sarà invece nessun blocco del traffico domani. Dopo due domeniche a piedi, Milano ha deciso di non replicare la misura anti Pm10, bocciata dai sindaci dei Comuni dell’hinterland. Il vicesindaco Riccardo De Corato tuttavia resta scettico: è vero che il blocco totale non aveva fatto rientrare l’allarme, ma se non altro aveva contribuito a contenere l’emissione di polveri. «Vedremo domani come saranno i valori del Pm10 - dice il vice della Moratti - Se raddoppieranno avevamo ragione noi, altrimenti i sindaci dell’hinterland».

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