Scopri i tesori di Milano su
www.milanofotografo.it
sostrafficomilano.it
Sito per la difesa della mobilità a Milano e Lombardia

Stangata in due tappe
sui treni dei pendolari
Il primo aumento del 10 per cento a gennaio, poi un altro 10 per cento in più a maggio
Per quanto riguarda gli autobus sarà la Provincia a prendere una decisione in gennaio

Articolo del: 31/12/2010
Autore: ILARIA CARRA

Vai all' articolo originale

Scatterà dal 1° febbraio l'annunciata stangata sui pendolari dei treni lombardi. In due fasi: ci sarà un primo aumento del biglietto del 10 per cento, che sarà seguito da un secondo incremento a partire dal 1° maggio, sempre del 10 per cento. In totale: 20 per cento. In entrambi i casi si tratta di rincari condizionati: all'introduzione di biglietti agevolati e integrati da parte delle aziende di trasporto, per il primo incremento, e al miglioramento del servizio pagato dai pendolari, per il secondo, anche se secondo dei parametri ancora da definirsi.

Gli incrementi tariffari per il trasporto pubblico, deliberati dalla giunta regionale, sono determinati dai tagli del governo, dopo una lunga trattativa con Roma scesi dai 314 milioni previsti a 82. Tra un mese, dunque, tariffe più care per tamponare la sforbiciata dei fondi statali. "Non ci sarà alcuna riduzione del servizio - assicura però Raffaele Cattaneo, assessore ai Trasporti - siamo costretti ad adeguare le tariffe ma abbiamo anche introdotto agevolazioni per le famiglie e nuovi titoli di viaggio integrati".

Le novità promesse, e alle quali è appeso il primo rincaro, riguardano anzitutto l'abbonamento mensile integrato (treni, autobus e tram) a 99 euro per tutte le tratte, che per i primi mesi sarà scontato a 85 euro: un biglietto conveniente per i soli pendolari delle tratte più lunghe. Nuovi anche i biglietti integrati, dal giornaliero al settimanale (finora solo mensili), dai 15 ai 40 euro. E vantaggi sono previsti anche con il "Trenocittà", un mensile integrato (in parte già esistente) che per le tratte urbane beneficerà di uno sconto del 30 per cento. E ancora figli, nipoti e fratelli minori under 14 viaggeranno gratis se accompagnati da un parente. Nella delibera regionale, infine, il Pirellone chiede alle aziende di trasporto di risparmiare fino al 3 per cento aumentando l'efficienza del servizio.

Se gli aumenti delle tariffe non riguarderanno (per ora) bus, tram e metrò a Milano, una rassicurazione data più volte dalla Moratti, non vale lo stesso per i pullman che servono l'hinterland. La Provincia di Milano a metà gennaio deciderà la ripartizione dei rincari, comunque poi da sottoporre al vaglio dal consiglio. Ma qualche certezza già c'è: "Tenteremo di favorire chi sottoscrive abbonamenti integrati ed è fidelizzato - preannuncia Giovanni De Nicola, assessore ai Trasporti - siamo soddisfatti: la diminuzione dei tagli ci consente di non ridurre il servizio".

Tutt'altro che soddisfatta, invece, l'opposizione. Per Matteo Mauri, responsabile nazionale Trasporti e Infrastrutture del Pd e capogruppo in Provincia, "la Regione sceglie di ringraziare il governo per gli sforzi fatti e nello stesso tempo scarica tutti i tagli che le sono stati imposti sulle tariffe, tanto li pagheranno i pendolari in un momento di grande difficoltà per le famiglie". Per il consigliere Pd al Pirellone, Stefano Tosi, "è la prima stangata: anziché cercare soluzioni, si limita a scaricare sui pendolari. In più i nuovi documenti di viaggio introdotti sono simbolici: il tentativo dell'integrazione tariffaria tocca solo il 10 per cento dell'utenza".

Commenti

 Effettua il Login per poter inserire un commento!